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5 consigli per togliere il pannolino

di Alessia Altavilla
Arriva l'estate, che è la stagione ideale per le mamme dei bambini intorno ai due anni per togliere il pannolino al piccolo. Vi proponiamo 5 consigli utili per vivere senza drammi e preoccupazioni questo momento. Dal comportamento da avere con il bambino, fino all'abbigliamento più adatto.

Il passaggio dal pannolino al vasino è una delle più grandi conquiste del bambino nei primi anni di vita. Il controllo sfinterico, nel percorso di crescita del piccolo e nell’acquisizione della sua autonomia, rappresenta, infatti, una tappa fondamentale, probabilmente l’ultima prima che il bimbo possa dirsi definitivamente fuori dall’epoca neonatale. Ci sono alcune regole fondamentali da seguire per fare in modo che lo spannolinamento costituisca un momento poco stressante per voi e per il piccolo. Inoltre l'estate, con i suoi costumi da bagno, l'abbigliamento leggero e facilmente lavabile e il lenzuolino invece delle coperte, è il momento ideale per attivarsi.
Si tratta di un percorso che genitori e bambino devono affrontare assieme, senza precorrere i tempi, ma attendendo il momento migliore per il bimbo e per la famiglia (togliere il pannolino in momenti di particolare stress – la nascita del fratellino, un trasloco, un momento particolarmente impegnativo per mamma e papà…. – è controproducente per tutti). È bene sapere che ogni bambino raggiunge la maturità sfinterica in modo autonomo. In linea di massima, però, si può cominciare in un periodo compreso tra i 18 e i 24 mesi. Prima dell’anno e mezzo difficilmente si può sperare di ottenere qualche risultato e difficilmente il bambino sarà in grado, proprio per una sua immaturità fisiologica, di collaborare. E ricordiamoci sempre che l'età per il passaggio al vasino è spesso frutto di abitudini 'sociali' (ingresso alla materna, per esempio)  e che in molti paesi avviene molto più tardi che da noi.

 

  • REGOLA GENERALE: NON SI TORNA INDIETRO
    Prima di procedere con lo spannolinamento, siate certe di avere il tempo e la voglia necessari per dedicarvi completamente a questa cosa (le prime settimane, infatti, saranno un po’ dure. Dovrete armarvi di molta pazienza, mettere in conto diverse lavatrici ed essere pronte a raccogliere la pipì in giro per casa). Una volta che si toglie il pannolino, non si torna indietro. Si comincia, di solito, durante il giorno. Il passaggio alla notte avviene in una fase successiva. Il pannolino va tolto per tutta la giornata. Anche quando si esce. Toglierlo e metterlo in base alle proprie esigenze confonde, infatti, il bimbo. Eventualmente, per la nanna del pomeriggio, per evitare di cambiare completamente il letto ogni volta, usate i pannolini mutandine che hanno un livello di assorbenza maggiore rispetto alle semplici mutandine.

  • IL BAMBINO NON VA MAI SGRIDATO!
    Iniziate preparando il bambino, leggendogli qualche libro sull’argomento, spiegandogli che presto gli toglierete il pannolino e scegliendo insieme a lui il vasino che dovrà utilizzare per fare la cacca e la pipì. I primi giorni, è quasi certo che il piccolo non riuscirà a dirvi per tempo che deve andare in bagno. Non sgridatelo per gli inevitabili fallimenti. Limitatevi, piuttosto, ad asciugare la pipì, a cambiarlo e a dirgli, con calma, che la prossima volta andrà meglio e potrà fare la cacca e la pipì sul vasino. Non aspettatevi, davvero, che lui sia in grado di dirvelo. Per lo meno all’inizio. Dovrete essere voi ad accompagnarlo sul vasino ogni 20 minuti all’inizio, aumentando l’intervallo man mano che i giorni passano. Alla fine, tra una seduta e l’altra lasciate passare anche un’ora, quindi due. E via così finché il bambino non avrà compreso il meccanismo di controllo. Tenete presente che i bimbi difficilmente abbandonano le loro attività per andare in bagno, soprattutto se stanno giocando. Dovrete essere voi, perciò, a ricordare loro di fare la pipì o la cacca.

  • LODATE I SUCCESSI E SALUTATE LA CACCA!
    Ogni volta che il bimbo riuscirà a fare la cacca o la pipì sul vasino, lodatelo in modo teatrale. Applaudite, congratulatevi con lui, mostratevi contente. Quindi, fategli vedere quello che ha “prodotto” e, insieme, buttate il tutto nel wc salutando con la manina. In questo modo il bambino capirà che quelle cose strane arrivano da lui e acquisirà una maggiore consapevolezza di controllo.
    Ricordate, a questo proposito, che il vasino non è una sediolina. La seduta dovrà durare al massimo 5/10 minuti. Se il bimbo fa i suoi bisogni bene. Altrimenti fatelo alzare, ditegli che li farà la prossima volta e lasciatelo libero di dedicarsi alle sue attività.

  • ABBIATE PAZIENZA. NON ARRENDETEVI
    Per alcuni bambini il passaggio dal pannolino al vasino è veloce e indolore. Alcune mamme raccontato di essere riuscite a togliere il panno ai figli in una decina di giorni. Ovviamente, più è grande il bambino, più quest’operazione sarà semplice. Anche la presenza in casa di fratelli maggiori aiuta in quanto a quest’età i bimbi hanno la tendenza a imitare qualsiasi comportamento vedano tenere dagli altri.
    In alcuni casi, però, saranno necessarie diverse settimane. Alla lunga questo potrebbe logorare la pazienza dei genitori. Non mollate. Un passo indietro non farebbe che creare delle frustrazioni nel bambino. Dategli il tempo di cui ha bisogno, non fate confronti, non siate ansiose. Avete mai visto un bambino grande con il panno? No. Ecco, prima o poi ci arriverà anche vostro figlio!

  • COME VESTIRE IL BAMBINO?
    Primavera ed estate sono i momenti migliori per togliere il pannolino. I bimbi, sono, infatti quasi nudi. Se si bagnano mentre siete in giro non rischiano di raffreddarsi. I vestiti leggeri si asciugano prima (non sottovalutate il fattore “numero di lavatrici”).
    Utilizzate, durante le settimane cruciali, calzoncini leggeri per i bambini (da indossare direttamente sulla pelle nuda senza mutandine) e vestini o gonnelline per le bambine. In casa, lasciate che vadano in giro anche nudi. In questo modo, percepiranno subito la sensazione di bagnato.
    I pannolini mutandina sono comodi per le uscite e per la nanna del pomeriggio. Ma non abusatene. Il modo migliore per un bimbo di abituarsi a fare la pipì e la cacca nel vasino è quello di sentirsi sporco e bagnato. Il fastidio provocato da queste sensazioni consentono di accelerare i tempi.
    Eventualmente, esistono anche mutandine in spugna lavabili pensate appositamente per l’occorrenza. Considerate, però, che nei primi tempi ne avrete bisogno parecchie (i costi di questi prodotti sono piuttosto alti) e che i tempi di asciugatura, a meno che non abbiate un’asciugatrice, sono piuttosto lunghi.
    Togliete di mezzo i tappeti, fate in modo che i bimbi non salgano sui divani oppure copriteli con i teli assorbenti e utilizzate le traversine per il lettino in modo da proteggere il materasso. Allo stesso modo, usate i teli assorbenti anche sul passeggino e sul seggiolino dell’auto.

Per concludere, un ultimo suggerimento. Molte mamme scelgono di non usare il vasino, ma di adottare sin da subito un riduttore per il wc. Questo evita il doppio passaggio (dal pannolino al vasino e dal vasino al water). Per i bimbi, però, soprattutto i primi tempi, è molto meno comodo il wc e il fatto di non toccare con i piedi per terra non li aiuta quando devono fare la cacca. Se optate, quindi, per il riduttore, procuratevi anche un seggiolino per permettere al piccolo di appoggiare i piedini rendendo più confortevole la sua seduta.

da www.bambinopoli.it

@Riproduzione Riservata del 08 luglio 2017

 

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