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Quando i capezzoli fanno male, e gli altri sintomi da tenere sotto controllo

di Redazione Web
da www.gravidanzaonline.it
@Riproduzione Riservata del 11 settembre 2019
Il dolore ai capezzoli e al seno può manifestarsi in diverse fasi del ciclo mestruale ed è uno dei primi sintomi di gravidanza: vediamo come riconoscerlo.-
Può avere origine diversa e significati molteplici: il dolore ai capezzoli può essere il fisiologico sintomo che precede l’arrivo delle mestruazioni oppure può indicare l’inizio di una gravidanza, o ancora essere il segnale che qualcosa non va, ed è bene fare dei controlli mirati. Vediamo insieme quali sono le cause e quali i possibili significati del dolore al seno.
Le cause del dolore ai capezzoli
Seno dolorante, accompagnato da sensazione di tensione e, all’occorrenza, da altri sintomi come crampi addominali, nausea o stanchezza eccessiva e dolore alla schiena.

Il capezzolo è un’area particolarmente sensibile del corpo femminile, perché è il punto in cui terminano i condotti galattofori, da cui fuoriesce, dopo il parto, il latte materno.
Si tratta di una parte tanto sensibile che a volte anche uno sfregamento eccessivo può irritare il capezzolo e procurare una sensazione di fastidio o leggero dolore, che può interessare anche l’areola, la parte circolare che lo circonda. In alcuni casi il dolore ai capezzoli può invece rappresentare il sintomo di alcune infezioni o disturbi, che vanno eventualmente indagati insieme a un medico.
In alcuni casi dal capezzolo può uscire del liquido, senza che ciò sia legato ad una gravidanza in corso né all’allattamento: tali episodi possono essere legati ad alcuni sbalzi ormonali. Se il liquido che fuoriesce è di colore scuro è bene effettuare immediatamente una visita medica.
Il dolore ai capezzoli prima del ciclo
Molte donne, chi più chi meno, osservano prima dell’arrivo del flusso mestruale, dolore ai capezzoli e al seno: è uno dei sintomi della sindrome premestruale, che in genere si presenta qualche giorno prima delle mestruazioni e poi si fa meno intenso fino a scomparire del tutto.
Tale dolore è dovuto alle oscillazioni ormonali, che hanno effetto anche sul seno della donna. Il capezzolo è infatti un’area particolarmente sensibile agli effetti dei cambiamenti ormonali che si verificano ogni mese ciclicamente nel corpo della donna.
Nel caso in cui il dolore invece non scomparisse dopo le mestruazioni va tenuto sotto controllo ed è consigliabile effettuare un controllo medico per indagarne le possibili cause.
Il dolore ai capezzoli durante l’ovulazione
Sempre per la diversa azione degli ormoni durante il ciclo mestruale anche durante l’ovulazione alcune donne avvertono dolore ai capezzoli, che scompare in poche ore o in un paio di giorni.
Appena prima dell’ovulazione infatti i livelli di estrogeni si abbassano repentinamente, per poi rialzarsi e quindi stabilizzarsi. Questo sbalzo ormonale può causare alcuni disturbi più o meno riconoscibili. Tra i possibili sintomi si trova anche una tensione al seno, che tende ad ingrossarsi e può causare fastidio o un leggero dolore.
Se il dolore non scompare dopo la presunta ovulazione ma diventa più intenso, oppure se si interessa un solo capezzolo, è bene effettuare un controllo: anche se si è portati a pensare subito al peggio, i medici ricordano che il tumore al seno è, soprattutto nelle fasi iniziali, solitamente asintomatico, e tale dolore può essere il segno della presenza di cisti o formazioni benigne.
Dolore ai capezzoli in gravidanza
Tra i primissimi sintomi della gravidanza molte donne avvertono una diversa tensione al seno e osservano dei cambiamenti nei cosiddetti tubercoli di Montgomery, delle piccole escrescenze più o meno visibili che si trovano sull’areola.
Durante la gravidanza i tubercoli diventano più evidenti per effetto dei cambiamenti ormonali. Si tratta di piccole “bolle” che si possono osservare intorno al capezzolo e che tendono ad apparire più in rilievo durante una gravidanza, poiché si preparano a lubrificare il seno in vista dell’allattamento.
Tale cambiamento non è solitamente doloroso e si può osservare già nel primo trimestre di gravidanza, ma può anche essere dovuto a condizioni particolari di stress e quindi a scomparire dopo poco tempo.
Dolore ai capezzoli durante l’allattamento
Durante l’allattamento è normale avvertire una tensione mammaria accompagnata da fastidio al capezzolo, dovuta in parte alla suzione del bambino e in parte alla pressione esercitata dal latte sulle ghiandole del seno.
Un vero e proprio dolore, accompagnato da “tagli” sul capezzolo, è invece sintomo delle cosiddette ragadi al seno, un disturbo per cui bisogna sospendere l’allattamento e curare il seno prima di riprenderlo.
Le ragadi possono venire se il bambino non si attacca nel modo giusto e succhia solo la punta del capezzolo lasciando fuori l’areola. Questo movimento “concentrato” sul solo capezzolo può provocare irritazione e in seguito anche i tagli, cioè le ragadi.
Un consiglio utile per prevenire le ragadi al seno è quello di aspettare che il bambino si stacchi spontaneamente, o, se è necessario allontanarlo, di farlo con delicatezza evitando ogni strappo che potrebbe causare dolore al seno.
 

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