Disostruzione pediatrica: le manovre in un’app
di Miriam Cesta
da www.bimbisaniebelli.it
@Riproduzione Riservata del 05 novembre 2019
Spiegate in modo interattivo le manovre di disostruzione pediatrica e la rianimazione cardiopolmonare. Utile anche per salvare gli adulti. Ecco come funziona l'app
E' in arrivo un’applicazione, disponibile sia per Android sia per iOS, che insegna a eseguire le manovre di disostruzione pediatrica e una corretta rianimazione cardiopolmonare, anche sugli adulti.-
Realtà aumentata
L’applicazione, basata sulla realtà aumentata, si chiama AR IRC (dove AR sta per Augmented-Reality) ed è stata presentata nel corso dell’ultimo congresso organizzato a Verona dall’Italian Resuscitation Council (IRC), associazione senza scopo di lucro che promuove l’educazione alla rianimazione cardiopolmonare.
Manovre anche sugli adulti
L’app ingloba su una piattaforma le immagini dei manuali dei corsi IRC “Emergenze in età pediatrica” e “BLS-D per operatori non sanitari” per imparare attraverso video interattivi come effettuare correttamente le manovre di disostruzione in caso di soffocamento e di rianimazione cardiopolmonare sia nel bambino sia nell’adulto: inquadrando con la fotocamera del proprio smartphone le immagini delle manovre stampate sui manuali si vedranno apparire sovrapposti una serie di contenuti aggiuntivi come modelli 3D, filmati, schede descrittive, pulsanti per azioni o link a siti esterni.
Interattività e segnalazioni virtuali
Andrea Scapigliati, presidente di IRC, e Boris Bujic, direttore generale di IRC Edu, spiegano che “l’app è nata con lo scopo di insegnare al grande pubblico la rianimazione cardiopolmonare e la disostruzione pediatrica in maniera innovativa: l’utente può, infatti, interagire con gli elementi presenti sullo schermo del proprio dispositivo per accedere a informazioni più dettagliate oppure osservare video e avere un’indicazione precisa su come effettuare le manovre, grazie all’interazione con istruzioni e segnalazioni virtuali”.
Arresto cardiaco e rapido intervento
Ogni anno 60mila persone in Italia muoiono per un arresto cardiaco improvviso: secondo le stime il 70% degli arresti cardiaci avviene in presenza di altre persone che potrebbero iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare, ma ciò accade solo nel 15% dei casi. Se si interviene nei primi minuti dall’inizio dell’arresto le possibilità di sopravvivenza crescono di molto, fino a raddoppiare o triplicare: aumentare il numero di persone in grado di prestare i soccorsi necessari potrebbe quindi consentire di salvare molte vite ogni anno.