La festa. Il Perdono di Assisi, perenne «giubileo» della misericordia
di Giacomo Gambassi
Il 1° e 2 agosto la solennità legata all'indulenza plenaria nella chiesetta della Porziuncola. La chiusura dell'ottavo centenario del Perdono con la Messa del cardinale Parolin.-
«Voglio mandarvi tutti in Paradiso». Così gridò san Francesco annunciando al popolo di Assisi l’indulgenza plenaria concessa da papa Onorio III e legata alla piccola chiesa della Porziuncola che il mondo conosce come il Perdono di Assisi. Era il 2 agosto del 1216. E proprio fra il 1° e il 2 agosto di ogni anno viene celebrata la festa del Perdono che ha come fulcro la Basilica di Santa Maria degli Angeli, ai piedi della città di Assisi, meta di milioni di pellegrini che varcano la “porta sempre aperta” in perenne Giubileo per immergersi nella Porziuncola. L’indulgenza plenaria di Santa Maria degli Angeli – che anticipò il primo Anno Santo indetto da Bonifacio VIII nel 1300 – si può ottenere ogni giorno entrando nella Porziuncola (che significa “piccola porzione di terra”). E per la festa del Perdono di Assisi l’indulgenza si estende alle chiese parrocchiali e francescane di tutto il mondo.
Si avvicina, quindi, la festa del Perdono di Assisi 2017 che quest’anno assume un significato particolare: si concludono infatti le celebrazioni dell’ottavo centenario del Perdono di Assisi inaugurato lo scorso 2 agosto dal cardinale Gualtiero Bassetti e impreziosito dal pellegrinaggio privato di papa Francesco alla Porziuncola due giorni dopo, il 4 agosto 2016. La Messa solenne di chiusura del giubileo del Perdono si terrà alle 11 del 2 agosto e sarà presieduta dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. L’Eucarestia verrà trasmessa in diretta da Padre Pio TV (visibile sul digitale terrestre nazionale al canale 145 e sulla piattaforma gratuita Tivùsat al canale 445) e con diffusione mondiale grazie all’emittente web Maria Vision Italia. Altra particolarità di quest’anno, che evidenzia il legame di tutta la Famiglia francescana con la festa, sarà il triduo di preparazione predicato dai ministri generali dei tre Ordini maschili (per i Frati Minori Cappuccini presiederà il vicario generale). Una condivisione che è in continuità con il cammino culminato nel Capitolo generalissimo celebrato insieme dalle Famiglie francescane.
La solennità del Perdono di Assisi sarà aperta alle 11 del 1° agosto da padre Michael Perry, ministro generale dei Frati Minori, il quale presiederà la solenne celebrazione eucaristica che terminerà con la processione di “Apertura del Perdono” perché da quel momento, cioè dalle 12 del 1° agosto fino alle 24 del 2 agosto, l’indulgenza plenaria concessa alla Porziuncola quotidianamente si estende a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo, e anche a tutte le chiese francescane. Nel pomeriggio del 1° agosto sono in programma i primi Vespri presieduti, al termine del pellegrinaggio della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, dall’arcivescovo Domenico Sorrentino. Seguirà, come di consueto, l’offerta dell'incenso da parte del sindaco di Assisi, Stefania Proietti. La Veglia di preghiera serale, con la processione aux flambeaux, sarà guidata dall’arcivescovo José Rodriguez Carballo, segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata.
Il 2 agosto sarà il giorno della grande festa. Le celebrazioni eucaristiche sono previste quasi ad ogni ora, tra cui quelle presiedute dal cardinale Parolin, dall’arcivescovo Sorrentino e da padre Claudio Durighetto, ministro provinciale dei Frati Minori dell'Umbria. In giornata è in programma anche l’arrivo di migliaia di giovani che partecipano alla XXXVII Marcia francescana sul tema “Un passo oltre”. Nella serata, alle 20, il concerto della banda della Gendarmeria Vaticana in piazza a cui seguirà lo spettacolo pirotecnico.
Il programma dettagliato è disponibile sul sito www.assisiofm.it. Dal 23 luglio al 15 settembre può essere visitata anche la mostra di arte contemporanea di Arturo Casanova e Rossella Vasta a cura di Barbara Rose dal titolo “A due a due. Kenosis e perdono” che sarà ospitata nel museo della Porziuncola.
da www.avvenire.it
@Riproduzione Riservata del 20 luglio 2017