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Covid-19, al Buzzi un’isola neonatale all’avanguardia

di Giorgia Cozza

da www.quimamme.corriere.it

@Riproduzione Riservata Maggio 2020

Per garantire il benessere di mamme e bebè a rischio, sono stati predisposti percorsi nascita dedicati e un’isola neonatale con strumentazioni adeguate.-

Un’isola neonatale per mamme e neonati positivi al Covid-19. Nel cuore dell’emergenza, grazie alla raccolta fondi promossa dall’associazione OBM Ospedale dei Bambini Milano-Buzzi Onlus, l’Ospedale Buzzi è riuscito a organizzare tempestivamente un percorso nascita ad hoc per tutelare la sicurezza dei bambini e delle future mamme che potrebbero aver contratto il virus (casi sospetti) e delle future mamme che hanno già una diagnosi certa.

Obiettivo: la sicurezza di mamme e bebè

Come gestire la situazione se a contrarre il Coronavirus è una futura mamma? “Per garantire la massima sicurezza alla diade mamma-neonato e agli operatori sanitari che si devono occupare di loro, sono stati predisposti percorsi dedicati”, commenta Gianluca Lista, direttore di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Buzzi. “Abbiamo allestito delle sale parto per future mamme sospette o affette da Covid-19 e un’isola neonatale dedicata con un lettino riscaldato (infant warmer), su cui adagiare e assistere il neonato. Tra le strumentazioni a disposizione, anche un cardiosaturimetro per controllare l’ossigenazione e l’attività cardiaca del neonato, un dispositivo a pressione controllata per la ventilazione e a pressione positiva in caso di difficoltà respiratoria, e una bilancia neonatale”.

Un percorso personalizzato per le future mamme

Per individuare le future mamme che hanno contratto il virus, viene effettuato uno screening al momento dell’accesso al Pronto Soccorso. “Se viene riscontrato qualche sintomo, la donna viene accompagnata in un percorso differente e sono evitati contatti con le altre future mamme e con le mamme che hanno partorito”, spiega il dottor Lista. “Il personale sanitario si prende cura di lei, standole accanto con l’empatia e la sensibilità necessarie in una situazione tanto delicata”. L’attenzione è massima per tutelare la salute di mamma e bimbo, ma anche per proteggere il benessere emotivo della donna.

Una raccolta fondi per garantire il benessere di mamme e bimbi

Il progetto, organizzato in collaborazione con i direttori delle unità operative di Ostetricia e Ginecologia e di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, è stato realizzato grazie al prezioso supporto di SC Johnson, da sempre attiva sostenitrice delle iniziative di OBM Onlus. “In questo momento tanto critico per la sanità, abbiamo pensato di dedicare i nostri sforzi e quelli dei nostri sostenitori all’ambito materno-neonatale, per permettere alle mamme di partorire con la massima sicurezza e serenità possibili, senza alcun rischio per loro e per il piccolino”, spiega Antonella Conti, responsabile operativo di OBM Onlus. “Aiutarci in questo progetto, significa aiutare il nostro futuro”.

Oltre all’isola neonatale, assistenza all’avanguardia per i bebè

Il prossimo obiettivo di OBM Onlus è quello di creare un’area di degenza neonatale, all’interno del reparto di Terapia Intensiva e Patologia Neonatale, esclusivamente dedicata ai neonati che nascono da una mamma con diagnosi sicura o sospetta di Covid-19. “Per i neonati che presentano difficoltà respiratorie o problematiche persistenti nelle ore o nei giorni successivi al parto, si sta attrezzando un’area con quattro termoculle, monitor e dispositivi per l’assistenza respiratoria”, conclude il dottor Lista.

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