Scuola, un terzo degli studenti ha provato la cannabis
di Valentina Santarpia
Le ragazze prima erano sotto la media per consumo, ora il 28% rivela di aver provato sostanze, il 21% solo nell’ultimo anno. Per contrastare la diffusione, via libera al protocollo col Miur: tre milioni per informare e sensibilizzare.-
Il 33% della popolazione studentesca delle superiori ha fatto uso di cannabis, circa 804.000 ragazzi tra i 15 e i 19 anni ha utilizzato cannabis almeno una volta nella vita, il 16% ovvero 400.000 studenti ne ha fatto uso nell’ultimo mese, 90.000 di questi ne fa un uso quasi quotidiano e 150.000 un uso considerato problematico. Sono i dati dell’ultima relazione presentata dal dipartimento antidroga di Palazzo Chigi, che hanno spinto il ministero dell’Istruzione a firmare un protocollo con la presidenza del Consiglio dei Ministri per contrastare la diffusione della droga nelle scuole, diventate vere e proprie piazze di spaccio, dove i consumatori sono ragazzini, a volte ancora bambini. «Finalmente si prende posizione su un problema che colpisce i nostri giovani in maniera drammatica e si mettono risorse che spero saranno tutte indirizzate alle scuole, perché è lì che c’è molto da fare: il percorso educativo è fondamentale».
Il ruolo delle ragazze
Tra i dati allarmanti che emergono dalla relazione, c’è il ruolo delle ragazze, che prima erano sotto la media per consumo. Adesso le studentesse delle superiori sono in netto aumento nel consumo: il 28% ha sperimentato sostanze nella vita, il 21% quest’anno. Ma la novità è l’entrata sul mercato dell’erba sintetica, con percentuali molto alte: l’11% dei ragazzi, circa 250.000 ragazzi, ha fatto uso di «Spice», una droga sintetica totalmente chimica che produce danni elevati e che si trova sul web, chiamata anche la «droga zombie».«Altro che liberalizzazione o legalizzazione - conclude Toccafondi- In un paese normale il dibattito dovrebbe essere su come educare, spiegare, far ragionare i ragazzi, trovare risorse, far entrare nelle scuole chi può raccontare esperienze vere».
L'accordo
Il protocollo prevede che entro 15 giorni venga costituito un comitato di indirizzo, attuazione e monitoraggio composto da tre membri designati dal dipartimento per le politiche antidroga e da tre membri designati dal MIUR, che entro 40 giorni dalla costituzione, elaborerà un “Piano di Lavoro”. L’obiettivo è lanciare progetti e campagne di sensibilizzazione e informazione sui rischi per la salute legate al consumo di alcol e droga, destinate non solo agli studenti, ma anche a genitori e insegnanti. Allo scopo vengono destinati tre milioni di euro.
da www.corriere.it
@Riproduzione Riservata del 08 agosto 2017