Nausea in gravidanza: l’origine non è psicologica
di Silvia Finazzi
da www.bimbisaniebelli.it
@Riproduzione Riservata del 17 febbraio 2021
All’origine della nausea in gravidanza non ci sarebbero cause psicologiche bensì biologiche, legate alle prima fasi di sviluppo del feto. Ecco che cosa si è scoperto.-
È uno dei disturbi più comuni della gravidanza: sono moltissime le future mamme che soffrono di quella terribile sensazione di nausea che prende la bocca dello stomaco e che non di rado porta al vomito, soprattutto nei primi mesi. A differenza di quanto hanno sempre pensato in molti, l’origine della nausea in gravidanza potrebbe essere non psicologica bensì biologica. A dirlo anche un nuovo studio condotto da un’equipe di ricercatori britannici, dell’Università di Warwick, e pubblicata su BMC Pregnancy and Childbirth.
Uno studio inglese
La ricerca ha coinvolto 256 donne che stavano cercando di avere un bambino. A tutte è stato chiesto di tenere un diario giornaliero, in cui annotare eventuali malesseri e disturbi avvertiti, oltre che le abitudini alimentari e di vita. Lo scopo era capire se la nausea e il vomito comparissero con più frequenza in determinate situazioni oppure no.
I sintomi compaiono prima del previsto
Analizzando i dati raccolti, gli studiosi hanno notato che la nausea era effettivamente più comune in un preciso periodo, ossia nei primissimi giorni di gravidanza. Più precisamente, tendeva a comparire 11-20 giorni dopo l’ovulazione: un po’ in anticipo, dunque, rispetto a quanto si è sempre creduto. Secondo gli esperti, il fatto che esista una finestra temporale precisa nella quale i sintomi si manifestano indica che alla base degli stessi potrebbero esserci delle cause biochimiche e/o anatomiche.
Le cause sono complesse
Gli autori hanno concluso che esiste più di una ragione per credere che nausea in gravidanza e il vomito del primo trimestre siano scatenati da cause biologiche e non siano legati a motivazioni psicoemotive. “In passato, le donne che soffrivano di nausea in gravidanza e vomito hanno visto i loro sintomi banalizzati e trascurati perché si pensava ci fosse una base psicologica. Questa ricerca rafforza ulteriormente il fatto che nulla potrebbe essere più lontano dalla verità, che questo è un problema biologico legato alle prime fasi di sviluppo del feto” hanno spiegato.