DIOCESI DI TORTONA: Riapre “Soter” il Centro di ascolto medico tortonese
da www.diocesitortona.it
@Riproduzione Riservata del 16 aprile 2021
Gestito dalla cooperativa “Agape”.-
TORTONA - “Agape Onlus” è nata nel 2009 come Cooperativa Sociale di tipo B, con lo scopo di restituire dignità alle persone svantaggiate attraverso il lavoro.
Nel 2011 è diventata Cooperativa di tipo misto (A e B) per poter agire nella sfera dei servizi socio-assistenziali e ampliare il proprio raggio d’azione.
Dopo gli inizi come braccio operativo della Caritas Diocesana, oggi è considerata un organismo maturo e autonomo.
È una realtà senza scopo di lucro e si ispira ai principi fondanti del movimento cooperativo mondiale quali la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, l’equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli, lo spirito comunitario, il legame con il territorio, un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche.
Intende, inoltre, realizzare i propri scopi sociali mediante il coinvolgimento delle risorse vive della comunità, dei volontari, dei fruitori dei servizi e degli enti con finalità di solidarietà sociale. “Agape”, infatti, ha sviluppato la capacità di intrattenere relazioni con il territorio costruendo collaborazioni con le realtà pubbliche o private che si esprimono nella possibilità di effettuare inserimenti lavorativi anche attraverso tirocini e borse lavoro, ma soprattutto vere e proprie assunzioni per utenti seguiti dai servizi sociali e da associazioni private.
Grazie all’aiuto della Fondazione Cr Alessandria, dopo molti mesi di chiusura del Poliambulatorio “Soter”, lo staff di “Agape” riapre i locali dopo la sanificazione degli ambienti, grazie alle macchine di ozono, per garantire, in questo periodo di pandemia, la sicurezza dei medici, dei volontari e degli utenti che sono le persone indigenti del territorio tortonese.
Attualmente il Poliambulatorio “Soter” riceve due volte alla settimana per eseguire tamponi e per accogliere le richieste di medicine che sono poi distribuite.
A causa dell’emergenza sanitaria è venuto meno l’ascolto delle persone in difficoltà ma l’auspicio è che si possa presto ritornare ad avere il contatto diretto per fornire oltre alle medicine anche un aiuto il più possibile completo e personale.