OGNI MAMMA SA COMPIERE I MIRACOLI
di Don Antonio Mazzi
da www.exodus.it
@Riproduzione Riservata del 09 maggio 2021
“Vi chiedo di rigenerare i giovani, svigoriti dalle iperprotezioni e affascinati dai teatrini di cartapesta”: continuano i Decaloghi di don Mazzi sul settimanale “Oggi”. Questa volta è dedicato alle madri.-
Le mamme sono diverse. Me lo sono inventato io… o è solo questione di mele? Alla prima maturazione, hanno messo sottosopra la storia. C’era prima la mela? O il serpente? O Adamo?
Per me c’era Eva. Si dirà che non è così, che Eva nel racconto biblico, nel libro della Genesi, è creata da una costola di Adamo. La storia della costola, l’hanno inventata gli antifemministi. Allora, diciamo che prima c’era solo il serpente. No! Nemmeno questo si può dire. Perché il serpente, secondo Freud, senza l’uomo non è spiegabile.
Adamo sta al serpente ancora prima che Adamo stesse con Eva.
Quando Dio ha preso la costola per fare Eva, il serpente, più furbo di tutti, si è infilato tra la costola che restava in Adamo e l’altra costola che era diventata Eva. Perché il serpente non si rompe mai, si moltiplica.
Allora, perché hanno usato la mela, per combinare tutta questa commedia? Le mele sono così dannose? Quando le colgono, escono i peccati; quando cascano, trovano sotto Isaac Newton che, guarda caso, inventa il mito della mela che cade (con la legge della gravitazione universale).
Se fai le mele grosse nasce New York, se le fai piccole si scatenano le vespe.
Era tutto più semplice prima delle mele. L’albero Gli alberi erano alberi, gli animali erano tutti domestici. Viaggiavi nudo ed era un paradiso, giocavi e non lavoravi. Facevi l’amore ed era amore. Far l’amore era, credo, l’attività più bella degli uomini e delle donne. I figli che nascevano, erano tutti come Abele! Adesso l’amore è avvelenato e persino gli uomini sono diventati (animali) feroci.
E, in più, sono nati i cacciatori, specie bipolare che gravita, o meglio pencola, tra la pace e la guerra, tra la polenta taragna e la garitta acchiappa lucertole. Anche mangiare non è bello. Perché non mangi per vivere ma mangi, ti abbuffi, ti compensi, poi vai a nuoto, fai footing, ti pesi cento volte, r e ricominci.
A meno che non la vincano i medici con una mela al giorno, che salva gli abitanti di questa babilonia, piena di auto, metrò, semafori che non funzionano, ascensori rotti.
Ma allora, come può una mela diventata metropoli, rimanere una mela non patologica, tra i grattacieli non patologici, con persone non patologiche? Da quando Eva, ha deciso di fare la madre, le mele sono diventate tutte miracolose: cioè figli.
Nel nome di quella sacra femminilità
E per uscire allo scoperto, chiedo alle madri di rigenerare i giovani, svigoriti dalle iperprotezioni e affascinati dai teatrini di cartapesta. Non imbrattate, con venature maschiliste, il miracolo femminile che è in voi. Invoco questa alluvione di femminilità. L’autore russo Lev Tolstoj scriveva: “Non credo che la donna porterà il suo aiuto al mondo scimmiottando l’uomo. Essa deve esser il completamento dell’uomo. Di tutti i mali di cui si è reso responsabile, nessuno è così degradante, disgustoso e brutale come l’abuso, da parte sua, della parte migliore dell’umanità. Le donne sono le naturali messaggere del Vangelo della non violenza se soltanto si rendono conto della loro elevata condizione”. E Gandhi diceva: “A lei è data di insegnare l’arte della pace al mondo assetato di nettari terapeutici e non avvelenati”. E poi, se una mamma ride, il sole può sorgere anche più tardi.
Ecco il Decalogo per la Mamma, che “lascia la perfezione agli altri”:
1. Ascolta i grilli, guarda le farfalle, coltiva i fiori, cammina per cinque chilometri al giorno.
2. Sappi cambiare l’energia positiva nella stanza di tuo figlio, crea campi magnetici illuminati.
3. Libera le tue emozioni, sgranchiendoti davanti alla porta di casa con tutta la famiglia, la sera prima di andare a dormire.
4. Pensa che sei copia unica, che il grattacielo che hai davanti vale meno del tuo occhio destro e della tua mano sinistra. Che non esisterà mai la tua fotocopia, perché le madri, in fotocopia, vengono male.
5. Trasforma la tua tavola in simpatica fucina di relazioni.
6. Poniti quotidianamente domande interessanti. Non preoccuparti delle risposte. Ci pensano i figli.
7. Molla telefonini e borse, per un paio di ore al giorno, e buttati sul divano con i tuoi figli.
8. Nei weekend dipingi, fai caricature, sporcati le mani con i colori, e dì al papà che faccia lui il pranzo.
9. Lascia la perfezione agli altri, accontentati di essere te stessa, e sii felice se i figli rompono.
10. C’è stata Eva uno, c’è stata Eva due (la Madonna) e Tu sei (la) Terza Eva. La migliore.