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PAPA FRANCESCO: «DIO LIBERI IL MONDO DALLA VIOLENZA»

di Annachiara Valle

Bergoglio prega per le vittime del Burkina Faso, della Spagna e della Finlandia e chiede a tutti di supplicare Dio perché cessino le violenze.-

Papa Francesco, nel corso dell’Agelus prega per le vittime degli attentati in Burkina Faso, in Spagna e in Finlandia. E, spiegando le letture del giorno, in una domenica di agosto che ha visto comunque circa 20mila fedeli in piazza San Pietro, parla della fede. La fede di una donna cananea, «una straniera rispetto ai giudei». Una madre che chiede di liberare sua figlia dal demonio. E parla della perseveranza nella fede che deve renderci attenti ai nostri fratelli. «Il Signore, in un primo momento, sembra non ascoltare questo grido di dolore, tanto da suscitare l’intervento dei discepoli che intercedono per lei. L’apparente distacco di Gesù non scoraggia questa madre, che insiste nella sua invocazione», dice papa Francesco. Ma è «la forza interiore di questa donna, che permette di superare ogni ostacolo», una forza che va ricercata «nel suo amore materno e nella fiducia che Gesù può esaudire la sua richiesta. Questo mi fa pensare alla forza delle donne, con la loro fortezza sono capaci di ottenere cose grandi, ne abbiamo conosciute tante. Possiamo dire che è l’amore che muove la fede e la fede, da parte sua, diventa il premio dell’amore».
La donna grida, si prostra e, «davanti a tanta perseveranza, Gesù rimane ammirato, quasi stupito, dalla fede di una donna pagana. Pertanto, acconsente». Questa donna straniera, pagana, viene indicata «da Gesù come esempio di fede incrollabile. La sua insistenza nell’invocare l’intervento di Cristo è per noi stimolo a non scoraggiarci, a non disperare quando siamo oppressi dalle dure prove della vita. Il Signore non si volta dall’altra parte davanti alle nostre necessità e, se a volte sembra insensibile alle richieste di aiuto, è per mettere alla prova e irrobustire la nostra fede. Noi dobbiamo continuare a gridare come questa donna: “Signore aiutami”, così con perseveranza e coraggio, è il coraggio che ci vuole nella preghiera».
Un episodio, questo che «ci aiuta a capire che tutti abbiamo bisogno di crescere nella fede e fortificare la nostra fiducia in Gesù. Egli può aiutarci a ritrovare la via, quando abbiamo smarrito la bussola del nostro cammino; quando la strada non appare più pianeggiante ma aspra e ardua; quando è faticoso essere fedeli ai nostri impegni».
Affidiamoci allo Spirito Santo, dice ancora Francesco «affinché Lui ci aiuti a perseverare nella fede. Lo Spirito infonde audacia nel cuore dei credenti; dà alla nostra vita e alla nostra testimonianza cristiana la forza del convincimento e della persuasione; ci incoraggia a vincere l’incredulità verso Dio e l’indifferenza verso i fratelli».

Nel cuore «il dolore per gli atti terroristici che, in questi ultimi giorni, hanno causato numerose vittime, in Burkina Faso, in Spagna e in Finlandia» e la preghiera che papa Francesco fa recitare prima in silenzio e poi ad alta voce alla Vergine Maria. Preghiera per «tutti i defunti, per i feriti e per i loro familiari», preghiera perché «il Signore, Dio di misericordia e di pace, di liberare il mondo da questa disumana violenza».

da www.famigliacristiana.it

@Riproduzione Riservata del 20 agosto 2017

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