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Diocesi di Tortona: L’11 giugno la Messa nella Casa Madre della congregazione delle Piccole Figlie del Sacro Cuore

di g.p.
da www.diocesitortona.it
@Riproduzione Riservata del 25 giugno 2021

SALE - Venerdì 11 giugno, alle ore 18, la comunità religiosa delle Piccole Figlie del Sacro Cuore si è ritrovata insieme nel giorno della festa dedicata proprio al Sacro Cuore, al quale è intitolata la congregazione fondata da mons. Amilcare Boccio.

Nella cappella della Casa Madre, splendente di luci e adorna di candidi fiori, la Madre generale, suor Pia Villiger, ha rivolto un cordiale saluto alla sindaca, Lazzarina Arzani, alla presidente della Famiglia laica “Sacro Cuore”, Anna Civeriati, e sentite parole di ringraziamento all’arcivescovo Mons. Vittorio Viola per aver voluto condividere la gioia di questa solennità con la celebrazione della Messa per immergersi nell’amore salvifico di Gesù, al vicario episcopale per i diaconi e i religiosi don Maurizio Ceriani e al parroco don Piero Fugazza che hanno concelebrato.

Commentando il vangelo di Giovanni (19,31-35) Mons. Viola ha proposto alcune riflessioni sul colpo di lancia inferto dai soldati a Gesù, ormai privo di vita.
Quello che sembra un gesto inutile di crudele accanimento, in realtà assume un valore eterno di redenzione: la mescolanza di acqua e sangue che sgorgano dalla ferita è la sorgente a cui si sono abbeverate schiere di santi e che genera la Chiesa.
Questa evidenzia che il sangue effuso sulla croce porta con sé l’acqua viva dello Spirito, l’onda purificatrice del battesimo che dà la possibilità di immergersi nella vita divina.
Gli uomini continuano a infliggere a Gesù i colpi di lancia delle infedeltà; lui però trasforma le ferite in varchi di uscita del suo amore.
«Lasciamoci raggiungere – ha esortato l’arcivescovo – dal suo ardente desiderio di stabilire una relazione d’amore con noi, di farsi nostro cibo per condividere l’amore con cui ci ha amati. Siamo stati “tutti guariti” dalla forza del suo amore, tutti chiamati a diventare, a nostra volta, dono che vuole donarsi, in particolare i sacerdoti».
Per loro Mons. Viola ha chiesto di intensificare la preghiera perché possano vivere una vita in comunione con Gesù e cerchino instancabilmente di essere sua presenza d’amore a servizio dei fratelli.
L’armonia di canti, cari al fondatore che desiderava infiammare i cuori d’amore per Gesù, insieme ai semi di grazia gettati nella mente e nell’anima dall’omelia del pastore diocesano sono fioriti in gioiosa preghiera di lode e ringraziamento affidati al “Magnificat” della Vergine Maria.

Al termine le suore malgasce hanno realizzato un’originale coreografia, mostrando con il canto e la danza, la bellezza della vita consacrata che «crede nel Signore, va avanti, prende il largo e getta le reti».
La Famiglia laica Sacro Cuore si è unita con viva gratitudine al saluto rivolto a Mons. Viola durante la Messa.

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