Delpini, messa in Sant’Ambrogio: «Mi scuso se ho rubato la scena»
Redazione Internet
Il nuovo arcivescovo chiede simpaticamente perdono a Giusy e Anna, le due suore che ha consacrato ai voti solenni, perché l’attenzione della stampa si è concentrata su di lui. «Giovani e famiglia le priorità che mi stanno a cuore».-
«Oggi ho rubato un po’ la scena a Giusy e Anna e mi scuso con loro, perché sarebbe il primo giorno per cui, per la bontà di Papa Francesco, ho assunto l’incarico di arcivescovo di Milano. Sono diventato un po’ un personaggio». Così il nuovo arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha scherzato con i fedeli al termine della sua prima celebrazione ufficiale nella basilica di Sant’Ambrogio, in cui ha consacrato ai voti solenni due suore. Da sabato monsignor Delpini è a tutti gli effetti il nuovo arcivescovo della città e succede al cardinale Scola. Tra gli applausi dei fedeli Delpini ha poi aggiunto, sempre sorridendo, «non mi ero mai accorto che fotografi, giornalisti e cine operatori fossero così appassionati di pontificali solenni, anche un po’ lunghi». L’arcivescovo non ha modificato per l’occasione le sue abitudini ed è arrivato in Sant’Ambrogio da solo, al volante della sua auto, come un sacerdote qualsiasi.
I giovani e la famiglia: sono queste le due priorità dell’episcopato del nuovo arcivescovo di Milano. Al termine del pontificale solenne l’arcivescovo si è rivolto ai fedeli presenti e alle due donne che hanno preso i voti solenni. «Queste giovinezze che giungono a compimento in una decisione definitiva sono una delle premure pastorali — ha detto Delpini — come quella che si viva la giovinezza non come un parcheggio, ma come un cammino e una scelta definitiva». Monsignor Delpini nel pomeriggio sarà a Flero, in provincia di Brescia, per presenziare ad un raduno di associazioni di famiglie numerose. «Nel primo giorno del mio episcopato ho celebrato una professione solenne e oggi (sabato, ndr) sarò ad un incontro di famiglie numerose — ha sottolineato — questo mi permette di evidenziare alcune priorità che ci stanno a cuore».