da www.ilgiorno.it
@Riproduzione Riservata del 20 agosto 2022

Riprende il viaggio della statua della Madonna Pellegrina: toccherà più paesi rivieraschi.-

Un viaggio lungo i paesi rivieraschi nella speranza che termini la siccità che ha fatto emergere sabbioni lungo l’asta del Po e il corso d’acqua torni ad essere il Grande fiume che tutti conosciamo.

Con questo auspicio la rievocazione storica che solitamente si svolgeva a Parpanese in collaborazione con il Comune di Arena Po, è stata allargata anche agli altri centri rivieraschi che stanno soffrendo a causa della sete. Così ieri sera da San Zenone è ripartito il viaggio della statua della Madonna Pellegrina. Il percorso, accompagnato da una fiaccolata con le lanterne era cominciato a giugno quando è arrivata sui barcè fino alla chiesa di San Gorgonio di Parpanese, nel comune di Arena Po, piccola pieve sulla riva del fiume famosa per essere affrescata con i dipinti del pittore Pietro Delfitto. Ieri la statua ha lasciato la chiesa per riprendere il viaggio sempre trasportata dalle barche dei pescatori per arrivare con una processione alla chiesa di San Bartolomeo.

Domani, dopo il rosario che sarà recitato alle 20,30 nella chiesina, la statua sarà ospitata nella cappellina invernale di San Zenone fino alla sera del 27 agosto quando, alle 20.30, inizierà una processione con fiaccolata lungo l’argine che condurrà fino a Spessa, con tappa alla Madonnina dell’argine proprio mentre il paese è in festa per la sagra di Sant’Agostino.
La Madonna pellegrina verrà custodita nella chiesa di Spessa fino al 4 settembre, da dove partirà per la tappa successiva, quella di Portalbera sempre in occasione della festa del paese. La quinta tappa, infine, sarà ad Arena Po l’11 settembre e per l’occasione è prevista in piazza Torre Beccaria la gara di pesca, memorial Claudio Preziosa, volontario della Pro Loco, morto a 27 anni, nell’agosto di 7 anni fa, in un incidente stradale proprio alle porte del paese. E, al termine del “viaggio” della Madonna ma forse anche durante si guarderà il cielo perché le piogge di questi ultimi giorni non hanno attenuato la grande sete dei fiumi e delle coltivazioni. Manuela Marziani