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Bimbi via dalle radiazioni da Chernobyl a Villanterio

di Caterina Caparello
I dieci piccoli ospiti del comitato di Villanterio a pranzo a Valle Salimbene. «Sono felici di stare in famiglia insieme a noi, la pizza è la loro passione».-
VALLE SALIMBENE. Sono Renata, Aleksei, Nadezhd, Anastasia, Valeriia, Diana, Snezhan, Kirill, Dmitrii e Denis i 10 bambini russi, dai 7 agli 11 anni, sono arrivati il 31 agosto in Italia e fino al 1 ottobre saranno qui, accolti da tre famiglie di Villanterio, tre di Valle Salimbene, una di Inverno, una di Gerenzago, una di San Cipriano e una di Copiano che hanno aderito al progetto del Comitato Villanterio per Chernobyl - dedicato a Veronica. Ieri erano all’oratorio di San Leonardo per una giornata di festa.
Il “Comitato Villanterio per Chernobyl - dedicato a Veronica” opera da 17 anni sotto la guida di don Antonio Vitali e organizza l’accoglienza terapeutica dei minori esposti alle radiazioni dell’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl del 1986. «Finora abbiamo ospitato 242 bambini e ne siamo orgogliosi - spiega Angela Mariani, anima del comitato di Villanterio per Chernobyl - Quest’anno le famiglie ospitanti sono 10. Ma ci occupiamo anche di cooperazione internazionale: abbiamo comprato un bisturi laser per l’ospedale di Novozybkov, ristrutturato i bagni della scuola e ricostruito un’ala dell’edificio crollata. Inoltre abbiamo regalato un trattore al paese».
Durante il pranzo di lunedì 25 settembre i bambini hanno cantato e recitato poesie. «La cosa più bella è vedere lo stupore nei loro occhi» spiega Mariani. Che riprende: «L’anno scorso siamo andati in Russia e dopo 40 ore, sottoponendoci alla prova della radioattività, eravamo già in seconda fascia di rischio. Grazie all’associazione Verso est riusciamo a portare qui i bambini: un breve periodo all’estero riduce infatti la radioattività assorbita e aumenta la speranza di vita».
Martedì 26 settembre si tiene un incontro di preghiera con il vescovo di Pavia Corrado Sanguineti e il pope ortodosso alle 11 a S. Giorgio a Villanterio. <<I bambini sono felici di essere qui, amano il cibo italiano soprattutto la pizza – dice Elena Zubareva, l’interprete che ha accompagnato i bambini. Stanno bene e sentono al telefono ogni giorno le loro famiglie>>. Alla cerimonia erano presenti Daniela Gatti Comini, sindaco di Salimbene e don Luigi Pedrini, parroco di San Leonardo.
da www.laprovinciapavese.it
@Riproduzione Riservata del 25 settembre 2017
 
 

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