FAMIGLIE SEMPRE PIÙ POVERE, SI RINUNCIA AI BENI PRIMARI
di Annachiara Valle
da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata dl 22 febbraio 2024
Secondo la ricerca delle Acli i nuclei monoreddito soffrono di più e le guerre e l'inflazione stanno penalizzando più di quanto ha fatto il Covid.-
Famiglie sempre più povere.
Lo certifica, analizzando oltre 600 mila dichiarazioni dei redditi, l’Iref, l’Istituto di Ricerche Educative e Formative delle Acli. Nella ricerca “Povertà, vulnerabilità e disuguaglianza. La nuova sfida dei territori e delle comunità”, presentata il 21 febbraio, emerge che soffrono soprattutto i nuclei che vivono nelle aree più interne del Paese. Cade, così, quello che le Acli definisce «il mito del benessere contadino». E così se in quelli che vengono definiti poli (comune o aggregati di comuni confinanti con offerta di scuole secondarie superiori e almeno un ospedale e una stazione ferroviaria) il reddito si attesta intorno ai 19.600 euro, nelle aree ultra periferiche si scende a 15.800 euro.
A rischio povertà sono soprattutto le famiglie monoreddito con carichi familiari, a seguire i vedovi con carichi familiari, i single e i separati con carichi. Si è sopra la soglia povertà, invece, quando si hanno due redditi e si vive in centri dove si può usufruire di servizi pubblici adeguati.
Secondo le Acli inflazione e guerra hanno eroso i redditi ancora più della pandemia limitando ancora di più la possibilità di spesa delle famiglie costrette a rinunciare anche a beni primari.