Diocesi di Milano: «Sensibilità civica e pratica della legalità, così si può vincere l’usura»
da www.chiesadimilano.it
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L'intervento dell'Arcivescovo, insieme a quelli di operatori, partner e accademici, al convegno organizzato per i vent'anni della Fondazione San Bernardino, «un presidio che cerca di dissuadere chi ha bisogno di liquidità a ricorrere al “sangue infetto”» dei prestiti usurai. I numeri dell’aiuto a quasi 5 mila persone.-
Il 25 giugno 2004, davanti al notaio Menchini di Milano, le dieci diocesi lombarde sottoscrivevano l’atto di costituzione della Fondazione San Bernardino, che da quel momento in poi avrebbe dovuto sviluppare, per loro conto, azioni di prevenzione dei fenomeni, in rapida espansione anche nella regione più ricca d’Italia, dell’indebitamento patologico e, di conseguenza, del rischio d’usura.
Oggi, a vent’anni di distanza, la sede milanese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha ospitato un convegno durante il quale sono stati presentati gli esiti di due decenni di lavoro a fianco di persone e famiglie esposte a condizioni finanziarie di estrema precarietà, e sono state discusse le prospettive di impegno per il futuro.
Luciano Gualzetti, l’Arcivescovo e Alberto Valcarenghi (Cda della Fondazione San Bernardino)
«Come sangue infetto»
La cornice di senso di questo servizio, che è reso possibile da 16 volontari esperti (solitamente ex bancari), in appoggio al personale dipendente, è stata tracciata da monsignor Mario Delpini, nel suo intervento a conclusione della mattinata. «Il denaro sporco, i prestiti usurai – ha dichiarato l’Arcivescovo di Milano – sono come il sangue infetto. Viene iniettato in un organismo che ha bisogno di una trasfusione e avvelena tutto il corpo. La Fondazione San Bernardino, con la sua capillare presenza nel territorio e con la competenza e pazienza dei suoi volontari, è un piccolo presidio che cerca di dissuadere coloro che hanno bisogno di liquidità a ricorrere al “sangue infetto”. È una sfida impari e drammatica, che si può vincere solo con un incremento di sensibilità civica, di pratica della legalità, di alleanza delle istituzioni, di formazione e accompagnamento finanziario, di determinazione a contrastare l’omertà».
San Bernardino, cos’è e cosa fa
La Fondazione San Bernardino (FSB) applica gli strumenti resi disponibili dalla legge 108/1996 “Disposizioni in materia di usura”. Ha forma giuridica di onlus, la sede centrale in piazza Borromeo 6 a Milano e una ventina di sedi satellite presso i Centri d’ascolto di altrettante città lombarde. I dati che fotografano il lavoro da essa svolto in due decenni (vedi qui le slides) sono stati illustrati durante il convegno da Luciano Gualzetti, presidente dell’organismo, nonché direttore di Caritas Ambrosiana, e da Alberto Valcarenghi, membro del Consiglio di amministrazione.
Il tavolo dei relatori
I numeri della Fondazione
Dall’atto di costituzione sino a fine 2023, FSB ha ascoltato, orientato e consigliato 4.773 persone con problemi finanziari e di sovraindebitamento, e ha disposto interventi di garanzia o erogazione diretta per 479 beneficiari, destinando per l’aiuto loro rivolto, tramite diversi strumenti, 5 milioni 803 mila euro. Le risorse ottenute, per un totale di quasi 6,1 milioni di euro, sono derivate per il 51% dal Ministero delle Finanze sulla base delle leggi di settore e per il 49% da fondi 8 per mille veicolati dalle diocesi lombarde; sono servite a coprire, in gran parte, la costituzione dei fondi di garanzia e le varie forme di aiuto ai cittadini, in parte il funzionamento della struttura.