Giochi di movimento: a cosa servono e perché sono importanti
di Nicoletta Tortora, Pedagogista
da www.uppa.it
@Riproduzione Riservata del 14 giugno 2024
In questo articolo parleremo dei giochi di movimento cercando di comprenderne l’importanza e i benefici, individuando anche delle proposte di gioco facilmente replicabili in casa. Ci concentreremo sul gioco di movimento intendendo quel tipo di gioco in cui il movimento non è presente solo come mezzo, ma diviene il fine stesso dell’attività di gioco.
È importante fare questa specifica in quanto, a ben vedere, non esistono giochi che non implichino in qualche modo il movimento. Anche un gioco che noi immaginiamo come “statico” come quello degli scacchi o un qualsiasi gioco di carte contiene in realtà la messa in atto di una serie di movimenti (come quelli della mano verso le pedine o degli occhi per seguire le mosse dell’avversario), seppure non così evidenti e ampi in paragone a quelli richiesti ad esempio da una capriola.
Questo strettissimo legame tra gioco e movimento rispecchia la più ampia relazione tra movimento e sviluppo dei bambini. È proprio grazie alla motricità che i bambini acquisiscono competenze e abilità sempre maggiori durante il proprio sviluppo. Il movimento è infatti una caratteristica insita nella specie umana, tanto da essere presente ancora prima della nascita. Non è un caso che uno degli elementi fondamentali che una mamma in stato di gravidanza deve tenere sotto controllo per avere informazioni sullo stato di salute del feto sia proprio la presenza quotidiana del suo movimento.
L’importanza rivestita dal movimento nella fase della gestazione rimane presente anche in tutto il successivo processo di sviluppo del bambino. La neuropedagogia sottolinea da tempo ormai l’importanza delle interconnessioni tra sviluppo motorio e sviluppo cognitivo, dimostrando come pensiero e movimento si alimentino reciprocamente [1] .
A cosa servono i giochi di movimento?
I benefici del gioco di movimento sono davvero moltissimi. Primo fra tutti il fatto di coinvolgere in modo integrato e sinergico la dimensione motoria e psichica del bambino. Questo perché mentre mette in atto azioni come arrampicarsi, rotolare, stringere, correre, strisciare, e così via, il bambino allo stesso tempo si emoziona, immagina nuove possibilità, si relaziona con chi ha vicino, prende consapevolezza dei propri limiti e delle proprie possibilità e impara a conoscere gli ambienti e i materiali che lo circondano.
Imparare a camminare, ad esempio, significa senz’altro compiere una serie di movimenti coordinati, ma significa anche vedere il mondo da una nuova prospettiva, sperimentare la soddisfazione di poter andare verso qualcuno o raggiungere qualcosa, testare il proprio equilibrio su terreni differenti e molto altro ancora.
Si tratta, quindi, di esperienze che permettono apprendimenti differenziati e multipli, che si servono delle funzioni cognitive e che allo stesso tempo le alimentano. Ma i vantaggi del gioco di movimento non finiscono qui. Nelle primissime fasi di vita possiamo dire che la motricità diviene il principale veicolo attraverso cui il legame di attaccamento si struttura e si consolida. In risposta al pianto e all’agitazione motoria del neonato infatti l’adulto mette in atto a sua volta atti motori al fine di consolarlo, cullarlo, cambiarlo, nutrirlo.
Il bambino o la bambina ha bisogno di quel tocco, e acquisisce la percezione della propria pelle grazie al contatto con la pelle dell’altro all’interno di una relazione rassicurante di accudimento e attaccamento. Possiamo dire che il movimento e il contatto sono quindi i principali canali attraverso cui il bambino o la bambina nella prima fase della sua vita si mette in comunicazione con gli adulti di riferimento andando via via a costruire quel legame fatto di fiducia, prevedibilità e disponibilità che lo accompagnerà per il resto della vita.
Ma cosa favoriscono i giochi di movimento? Ecco alcune tra le principali conquiste che l’esercitarsi con regolarità nel gioco di movimento rende possibili:
- acquisizione di un buon equilibrio statico e dinamico (ovvero la capacità di mantenere una postura e di modificarla e\o recuperarla);
- capacità di combinazione tra più movimenti (come saltare e allargare le braccia contemporaneamente, oppure camminare e tenere un oggetto tra le mani);
- competenza nel collegare più gesti in una struttura unitaria (come correre e poi lanciare una palla o camminare e poi tirare un calcio alla palla);
- raggiungimento di un buon orientamento spazio- temporale (dove si trovano le cose o gli altri nello spazio\ dove mi trovo io nello spazio);
- capacità di reazione a stimoli differenti, aspettati e inaspettati (cosa succede se correndo incontro una buca? Come posso riuscire a muovermi in fretta in uno spazio ridotto se il numero di persone presenti aumenta sempre di più?);
- abilità di rispondere in modo differenziato in base alle esigenze delle specifiche attività o dei particolari contesti\condizioni presenti (molto differente è rotolare in discesa o su un terreno piatto, sull’erba o sulla neve, da soli o insieme a un compagno);
- capacità di anticipazione motoria (ovvero prevedere il risultato di un’azione prima di metterla in atto);
- sviluppo della fantasia motoria (come risolvere in modo originale e creativo un problema motorio o creare nuove forme di movimento);
- accrescimento della bravura nel riuscire a portare a termine con ordine un movimento o mettere in ordine differenti movimenti;
- capacità di compiere aggiustamenti posturali che portino a un maggior stato di benessere;
- acquisizione di una buona percezione e organizzazione del tempo e dello spazio;
- accrescimento della consapevolezza e dell’esercizio della dominanza (quale dei due lati del corpo è più coordinata ed efficace e quindi agisce da guida in un’attività e quale invece agisce di supporto) e della lateralità (ovvero la consapevolezza e conoscenza di quale sia la parte sinistra e destra del proprio corpo).
Se rileggessimo tutte queste acquisizioni alla luce di alcuni comportamenti che come adulti mettiamo in atto ogni giorno (sul posto di lavoro, in cucina, mentre guidiamo un automobile e così via) ci renderemmo conto di quanto ciascuna delle caratteristiche elencate sia presente e fondamentale nelle nostre giornate. Dopo aver visto cosa sono e quali acquisizioni favoriscono i giochi di movimento, passiamo ora a parlare delle loro caratteristiche, che li rendono così importanti ai fini di un corretto sviluppo nell’infanzia.
Perché è importante il gioco di movimento?
Non sempre gli adulti riconoscono l’importanza del gioco di movimento e la sua centralità nella crescita e nello sviluppo dei bambini e delle bambine. È un gioco che al contrario spesso tende a essere sottovalutato, sminuito, talvolta perfino ostacolato.
Il gioco di movimento è invece un gioco completo e complesso, ecco alcune delle sue caratteristiche:
- naturale: quello di movimento è un gioco che i bambini fanno di solito con spontaneità e naturalezza. Ritroviamo questo gioco messo in atto in modo istintivo dai bambini in ogni latitudine del pianeta, e questo non fa altro che confermare l’impatto di questo gioco rispetto a uno sviluppo sano ed equilibrato. Camminare, correre, saltare, scavare, strisciare e così via non sono solo semplici passatempi ma bisogni, vere e proprie necessità di espressione dell’essere umano, elementi imprescindibili in tema di benessere dei bambini;
- multisensoriale: il gioco di movimento permette di attivare a pieno la sensorialità dei bambini, allenandoli a mettere in connessione i cinque sensi e a ricevere da questi informazioni, elemento questo non sempre presente in altri tipi di gioco (il rumore ad esempio solitamente viene evitato nei giochi da tavola perché potenzialmente distraente per i concorrenti, mentre spesso nel gioco di movimento diventa invece parte integrante del gioco);
- imprevedibile: il gioco di movimento è spesso imprevedibile per quanto riguarda le sue evoluzioni, genera quindi spesso stupore e porta i bambini a fare apprendimenti non pianificati o pianificabili;
- aderente agli interessi dei bambini: nel gioco di movimento spesso rivivono i desideri, gli interessi e le passioni dei bambini. Attraverso il movimento vengono messe in scena storie che appassionano, personaggi della fantasia, elementi della natura per cui bambini e bambine provano profonda attrazione, avventure o scoperte fatte. Il legame forte con gli interessi personali dei bambini è proprio quello che fa sì che il gioco di movimento sia vissuto con tanta motivazione;
- in relazione all’altro: il gioco di movimento ha a che fare senz’altro con lo sviluppo di un’intelligenza corporea individuale, ma allo stesso tempo prevede che si abbia in mente anche chi è vicino, i modi dell’altro, il modo in cui all’altro piace o non piace essere toccato o avvicinato, gli spazi e i tempi di ciascuno;
- rischioso (ma sicuro): il gioco di movimento conserva la dimensione di rischio, dimensione fondamentale per la crescita dei bambini ma che come genitori abbiamo spesso paura di far sperimentare. Mettendosi alla prova con una giusta dose di rischio il bambino impara a evitare i pericoli e misurarsi con i limiti propri e del contesto;
- ricco: quando il corpo dei bambini è libero di muoversi e indagare il mondo va incontro a tantissime esperienze di apprendimento. Il movimento offre infatti una straordinaria occasione di conoscenza non solo di sé, delle proprie potenzialità e delle proprie fragilità ma anche dei meccanismi di funzionamento di tutto ciò che ci circonda. Ogni errore poi è una vera e propria ricchezza, in quanto permette il perfezionamento dei gesti precedentemente messi in atto.
Quali giochi di movimento proporre in casa?
Spesso il gioco di movimento viene immaginato come strettamente legato alla necessità di avere a disposizione ampi spazi all’aria aperta, ma in realtà moltissimi giochi di movimento possono essere proposti anche in casa. Senz’altro lo spazio esterno offre minori limitazioni e maggiori possibilità ai bambini, ma anche i giochi di movimento in casa possono essere ugualmente arricchenti e stimolanti.
Ecco una breve lista di possibili esperienze di gioco casalinghe che prevedono l’utilizzo del movimento nelle sue differenti forme:
- prendere il bambino sotto le braccia e farlo oscillare piano su e giù tra le proprie gambe divaricate;
- girotondo, ovvero girare per mano con l’adulto annullando la posizione nello spazio per poi ritrovarla quando ci si ferma;
- dondolo e cavalluccio: mettere il bambino a sedere sulle ginocchia rivolto verso di voi, tenendogli le mani, dondolare su e giù canticchiando;
- cercare oggetti di colori simili presenti in una stanza o in più stanze della casa;
- creare percorsi motori che prevedano una molteplicità di gesti da ripetere in sequenza (come correre intorno a una sedia, passare sotto il tavolo, prendere una palla, appoggiarla in un punto della stanza, fare lo slalom tra le scarpe, saltare sui cuscini, girare su sé stessi, e così via);
- ricercare degli oggetti precedentemente nascosti in differenti luoghi della casa;
- attribuire il nome di una particolare ambientazione ai differenti luoghi della casa (ad esempio la cucina diventa la montagna, il bagno il mare, il salotto è la collina, e così via), fingersi un mezzo di trasporto in grado di raggiungere i vari luoghi, lasciare un peluche o un oggetto in vacanza in ciascun ambiente, ripetere poi il tragitto in senso contrario riprendendo a bordo i peluche o gli oggetti e riportandoli alla base. Mantenere poi le ambientazioni modificando la destinazione degli oggetti o l’ordine di recupero finale;
- passare sotto il bastone della scopa senza toccarlo, mentre il bastone si abbassa sempre di più o saltare sopra il bastone mentre questo si alza man mano di più. È possibile in alternativa appoggiare una corda o un foulard tra due sedie;
- tenere un sacchetto di fagioli fra le ginocchia mentre si saltella o camminare tenendolo tra i gomiti. Appoggiarlo poi su un piede per provare a fare canestro in un secchio posizionato poco più avanti. Sempre con il sacchetto di fagioli provare a metterlo sulla fronte facendolo cadere davanti e dietro di sé inclinando la testa. Infine, far passare fra le gambe il sacchetto di fagioli tracciando una traiettoria ad 8;
- procedere da un punto all’altro della casa con differenti andature (piano, pianissimo, veloce, velocissimo), differenti modi di camminare (all’indietro, in avanti, laterale, a zig zag) o associando la camminata ad azioni differenti (da qui a lì urliamo, da qui a lì facciamo il verso della mucca, da qui a lì teniamo gli occhi chiusi o muoviamo le braccia avanti e indietro);
- lanciare una palla o un altro oggetto morbido verso un bersaglio che sia prima fermo poi in leggero movimento, poi sempre meno statico;
- assumere le sembianze di un animale variandolo via via nel tempo (prima facciamo il leone, poi la formica, poi il gambero, etc);
- associare il movimento alla musica, fermando il movimento ogni volta che la musica si ferma;
- controllare il proprio corpo in posizione di disequilibrio (stando ad esempio fermi su un piede o sulle punte dei piedi);
- seduti di fronte, appoggiare le piante dei piedi a quelle del compagno e cercare di vincere la resistenza dell’altro;
- correre in uno spazio delimitato senza scontrarsi o muoversi nello spazio bendati con le sole indicazioni verbali del compagno;
- farsi da specchio ricopiando reciprocamente le posture dell’altro;
- ballare: il ballo è un’opportunità per imitare, ripetere, coordinare ed esplorare il movimento seguendo un certo ritmo;
- camminare su dei nastri, scotch di carta o corde; variare poi saltando a piedi uniti da una parte all’altra dei nastri o lasciando un piede a sinistra e a destra del nastro;
- remare sulla barca: sedersi uno di fronte all’altro e tenere per mano l’altro dondolando avanti e indietro variando la velocità;
- inseguimento con una torcia al buio: dopo aver fatto diventare buia tutta la casa puntare la torcia in un luogo chiedendo al bambino di seguire la luce. E’ possibile anche chiedere di seguire con lo sguardo i cambiamenti di posizione facendo attenzione a non muovere la testa;
- esplorazioni sensoriali: esperienze di discriminazione di vario tipo come differenziazione di una figura dallo sfondo, riconoscimento mediante il tatto di forme, qualità e superfici differenti, differenziazione e riconoscimento di odori, sapori e profumi differenti.
A prescindere dal tipo di esperienza che si sceglie di proporre, è importante che l’adulto sia in grado di valorizzare le risposte dei bambini, dando loro la possibilità di inventare, creare e trovare soluzioni o modi di giocare nuovi. Quando possibile è bene lasciare i bambini con i piedi liberi e con vestiti comodi. Un’ultima attenzione: il tempo! È importante che i bambini sperimentino la possibilità di ripetere più volte i movimenti, di conoscersi, di avere tempo a sufficienza per trovare soluzioni ai problemi che nel corso del gioco vengono a crearsi. I giochi di movimento sono infatti un’occasione preziosa per poter sperimentare un apprendimento per prove ed errori, per fare tentativi sperimentali, per basarsi sugli errori precedenti per poter perfezionare i movimenti futuri rendendoli via via più raffinati e precisi.
Note[1] Nicoletta Tortora Fare fa rima con imparare Uppa Magazine,4/2023Bibliografia
- Sassé, M. «Pronti, attenti, via! Giochi per il corpo e per la mente», Erickson. 2010.
- Pento, G., Sichi, R. «Al nido con il corpo. Educare al corpo e al movimento al nido», Fulmino Edizioni. 2021.
- Riccio, V. «Laboratorio delle attività motorie. Consapevolezza corporea, orientamento spazio-temporale ed educazione alla salute per la scuola dell’infanzia e primaria», Erickson. 2011.