di Raffaele Bonaventura
presidente diocesano di AC
L’8 dicembre nelle Parrocchie della Diocesi, a 150 anni dalla nascita dell’associazione.-
L’8 dicembre è la festa del rinnovamento del nostro sì all’Azione Cattolica.
Quest’anno si colloca dentro un tempo straordinario.
Stiamo festeggiando le 150 “primavere” dell’AC e questo compleanno speciale rende il nostro aderire ancora più significativo e più forte.
In questa cornice tutti i soci di AC sono chiamati a rinnovare la propria scelta di appartenenza a Cristo e alla Chiesa attraverso l’Associazione, affinché questa festa dell’adesione rappresenti per ciascuno di noi un momento per sperimentare l’amore di Dio e rispondere con gioia alla sua chiamata a servire la Chiesa nel mondo di oggi.
Di strada in 150 anni ne abbiamo fatta tanta.
Anno dopo anno, attraverso la storia della Chiesa e del Paese, abbiamo camminato a fianco degli uomini e delle donne di ogni tempo, dagli anni dell’unità d’Italia ai giorni nostri.
E allora lo possiamo dire, con un po’ di emozione a pensare, che anche quest’anno rinnoviamo l’adesione a un’associazione che ha vissuto l’ordinarietà della vita delle persone per così tanto tempo, favorendo il protagonismo di ciascuno e accompagnando le diverse stagioni dell’esistenza.
Dell’Azione Cattolica ha parlato il Concilio Vaticano II, ed è stata l’unica Associazione ecclesiale citata dal Concilio.
L’adesione del 2018 dovrà essere l’occasione per realizzare ancora più intensamente il desiderio del Papa e del nostro vescovo Vittorio, che ci chiedono di far sì che ogni iniziativa, ogni proposta, ogni cammino sia esperienza missionaria, destinata all’evangelizzazione e non all’autoconservazione.
E coll’essere discepoli e missionari realizziamo il compito che vogliamo e dobbiamo assumere aderendo all’associazione e continuando a camminare accanto a ragazzi, giovani e adulti del nostro tempo per testimoniare i segni della presenza di Dio nelle nostre vite.
A partire dalle nostre parrocchie, promuovendo la vita associativa, che può essere un’occasione speciale per far sentire ciascuno accolto dal Signore e dai fratelli, senza se e senza ma.
da www.diocesitortona.it
@Riproduzione Riservata del 29 novembre 2017