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CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

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Pranzo di Natale solidale a San Luca e San Michele

di Anna Ghezzi
PAVIA Come ogni anno la Comunità di Sant’ Egidio a Natale invita chi è povero e solo ai pranzi di Natale organizzati nella cripta di San Michele e nella chiesa di San Luca. «Questi pranzi - spiega Giorgio Musso, comunità di Sant’ Egidio - esprimono il senso autentico del Natale, celebrato nell’accoglienza verso chi è povero ed emarginato. Nel 2016 abbiamo coinvolto più di 300 ospiti, saranno anche di più in occasione del prossimo Natale».
I volontari ci mettono cura e attenzione: preparano i regali per ciascuno degli invitati, creano addobbi, raccolgono alimenti e cucinano per offrire un pranzo di Natale bello e curato, come si fa in famiglia. «Tanti pavesi - spiega Musso - hanno sostenuto i pranzi di Natale come volontari in cucina e servendo ai tavoli. Rinnoviamo a tutti l’appello a partecipare alla preparazione di un Natale solidale, che non lasci nessuno escluso: alla fine del pranzo la felicità di chi ha aiutato è grande quanto quella di chi è stato aiutato. Nell’incontro tra diversi si celebrare insieme una festa che, come dicono i Vangeli, è “una gioia di tutto il popolo”».
Chi vuole aiutare può presentarsi il venerdì sera dalle 20.30 nella sede della di Sant’ Egidio in piazzetta Azzani 2, dietro San Michele (info: santegidio.pv@gmail.com). Oppure si può contribuire donando oggetti regalo nuovi, panettoni, torrone, spumante, con un’offerta. I pranzi di Natale sono il culmine delle attività della Comunità.
Nel corso del 2017 Sant’ Egidio ha allargato la sua presenza al fianco dei bimbi del quartiere Crosione/Vallone, dove da 10 anni è attiva la Scuola della Pace, un doposcuola che offre sostegno gratuito a oltre 60 bimbi delle elementari e delle medie. Inoltre è cominciato un progetto alla Scala, con incontri con gli anziani del quartiere, «nella convinzione che non esista un quartiere così “difficile” da non poter creare una rete di legami e solidarietà che strappi dalla solitudine e restituisca dignità a tutti» spiegano i volontari. Prosegue anche l’attività del centro di solidarietà (vestiti usati) e la scuola di italiano per rifugiati in collaborazione con l’ateneo: «Il mercoledì in università centrale - spiega Chiara Rapella - 50 richiedenti asilo imparano l’italiano dagli studenti volontari. E così molti di loro hanno chiesto di partecipare ai nostri servizi di solidarietà. I gruppi che visitano gli anziani al Pertusati e all’Istituto Suore di Santa Maria Consolatrice si sono così arricchiti della presenza di diversi giovani rifugiati che hanno creato con gli anziani rapporti di amicizia anche basati sulla comune esperienza della guerra e della fuga dal proprio Paese».
da www.laprovinciapavese.gelocal.it
@Riproduzione Riservata del 11 dicembre 2017

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