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Iscrizioni a scuola: modulo o tempo pieno?
di Alessia Altavilla
In vista delle iscrizione a scuola di gennaio, facciamo un po' di chiarezza sul Tempo Scuola: meglio modulo o tempo pieno?.-
Tra le varie scelte che i genitori dei bimbi che il prossimo anno si iscriveranno al primo anno della Scuola Primaria, c'è anche la scelta su quello che viene definito Tempo Scuola.
Il Tempo Scuola è sostanzialmente l'organizzazione interna delle lezioni secondo modalità di frequentazione differente che prevedono la permanenza del bambino a scuola per periodi di tempo diversi.
In altre parole, quello da tutti conosciuto come Tempo Pieno (40 ore settimanali) o Modulo (30 o 36 settimanali).
Come si differenziano l'uno dall'altro? Cosa cambia realmente?
IL TEMPO PIENO
Il tempo pieno si articola su un Tempo Scuola di 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì di cui 30 di lezioni in aula e 10 suddivise tra mensa e attività extra-scolastiche o gioco con i compagni.
Normalmente l'orario scolastico in questo caso va dalle 8.00/8.30 del mattino fino alle 16.00/16.30 del pomeriggio con diverse pause e intervalli nell'arco della giornata e la frequentazione della mensa tutti i giorni della settimana.
Il vantaggio per i genitori che lavorano è indubbio: il bimbo rimane a scuola praticamente tutto il giorno con la possibilità, per altro, di essere iscritto al pre e al dopo-scuola.
PRO:
I sostenitori del Tempo Pieno, poi, sostengono che in questo modo i piccoli hanno la possibilità di adattarsi con calma all'ambiente scolastico imparando a conoscerne non solo i momenti legati alle attività in aula, ma anche tutto quello che concerne il 'tempo libero' con la possibilità di approfondire le amicizie con i compagni e la conoscenza degli insegnanti che, in effetti, diventano un vero e proprio punto di riferimento per i bimbo.
CONTRO:
I detrattori, di contro, sono convinti che 40 ore all'interno della struttura scolastica siano troppe per un bambino, soprattutto nei primi anni. E che il Tempo Pieno gli sottragga, di fatto, il suo Tempo Libero, togliendogli la possibilità di 'vivere' al di fuori della Scuola.
IL TEMPO MODULARE
Il Tempo Modulare prevede la frequentazione del bambino a scuola per 24, 27 o 30 ore, a seconda degli Istituti e del numero di famiglie che all'interno del bacino di riferimento ne fanno richiesta, con una frequentazione settimanale che viene stabilita autonomamente dalle scuole stesse tenendo presenti quelle che sono le reali esigenze delle famiglie frequentanti. C'è, dunque, chi effettua due rientri pomeridiani, chi estende la frequentazione al sabato con solo un rientro il pomeriggio...
Naturalmente, questo tipo di scelta sottende che i genitori abbiano la possibilità di ritirare il bambino da scuola subito prima di pranzo e che ci sia qualcuno - mamma, papà, nonni, baby sitter - che rimanga con lui nel pomeriggio e lo aiuti a fare i compiti (che normalmente nel Tempo Pieno non vengono assegnati).
PRO:
Il tempo modulare sembra essere particolarmente adatto per i bambini più piccoli, che si stancano meno. Le classi a modulo sono, in linea generale, frequentati da bimbi in cui le famiglie sono molto presenti e sin dal primo anno i piccoli sperimentano la doppia modalità di fruizione delle lezioni sia collettivamente a scuola, sia in modo autonomo a casa con lo svolgimento dei compiti.
CONTRO:
Sicuramente, il grande problema del tempo modulare è che prevede che almeno uno dei genitori non lavori a tempo pieno o che a casa sia presente qualcuno - nonni o tate - disposto a prendersi cura del bambino nel pomeriggio.
Il rischio, poi, è di delegare alle famiglie quello che, invece, dovrebbe essere fatto in classe - i compiti - impedendogli per altro di sperimentare sulla propria pelle una serie di esperienze del vivere collettivo che, invece, vivono i bambini che frequentano il tempo pieno.
Come si differenziano l'uno dall'altro? Cosa cambia realmente?
IL TEMPO PIENO
Il tempo pieno si articola su un Tempo Scuola di 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì di cui 30 di lezioni in aula e 10 suddivise tra mensa e attività extra-scolastiche o gioco con i compagni.
Normalmente l'orario scolastico in questo caso va dalle 8.00/8.30 del mattino fino alle 16.00/16.30 del pomeriggio con diverse pause e intervalli nell'arco della giornata e la frequentazione della mensa tutti i giorni della settimana.
Il vantaggio per i genitori che lavorano è indubbio: il bimbo rimane a scuola praticamente tutto il giorno con la possibilità, per altro, di essere iscritto al pre e al dopo-scuola.
PRO:
I sostenitori del Tempo Pieno, poi, sostengono che in questo modo i piccoli hanno la possibilità di adattarsi con calma all'ambiente scolastico imparando a conoscerne non solo i momenti legati alle attività in aula, ma anche tutto quello che concerne il 'tempo libero' con la possibilità di approfondire le amicizie con i compagni e la conoscenza degli insegnanti che, in effetti, diventano un vero e proprio punto di riferimento per i bimbo.
CONTRO:
I detrattori, di contro, sono convinti che 40 ore all'interno della struttura scolastica siano troppe per un bambino, soprattutto nei primi anni. E che il Tempo Pieno gli sottragga, di fatto, il suo Tempo Libero, togliendogli la possibilità di 'vivere' al di fuori della Scuola.
IL TEMPO MODULARE
Il Tempo Modulare prevede la frequentazione del bambino a scuola per 24, 27 o 30 ore, a seconda degli Istituti e del numero di famiglie che all'interno del bacino di riferimento ne fanno richiesta, con una frequentazione settimanale che viene stabilita autonomamente dalle scuole stesse tenendo presenti quelle che sono le reali esigenze delle famiglie frequentanti. C'è, dunque, chi effettua due rientri pomeridiani, chi estende la frequentazione al sabato con solo un rientro il pomeriggio...
Naturalmente, questo tipo di scelta sottende che i genitori abbiano la possibilità di ritirare il bambino da scuola subito prima di pranzo e che ci sia qualcuno - mamma, papà, nonni, baby sitter - che rimanga con lui nel pomeriggio e lo aiuti a fare i compiti (che normalmente nel Tempo Pieno non vengono assegnati).
PRO:
Il tempo modulare sembra essere particolarmente adatto per i bambini più piccoli, che si stancano meno. Le classi a modulo sono, in linea generale, frequentati da bimbi in cui le famiglie sono molto presenti e sin dal primo anno i piccoli sperimentano la doppia modalità di fruizione delle lezioni sia collettivamente a scuola, sia in modo autonomo a casa con lo svolgimento dei compiti.
CONTRO:
Sicuramente, il grande problema del tempo modulare è che prevede che almeno uno dei genitori non lavori a tempo pieno o che a casa sia presente qualcuno - nonni o tate - disposto a prendersi cura del bambino nel pomeriggio.
Il rischio, poi, è di delegare alle famiglie quello che, invece, dovrebbe essere fatto in classe - i compiti - impedendogli per altro di sperimentare sulla propria pelle una serie di esperienze del vivere collettivo che, invece, vivono i bambini che frequentano il tempo pieno.
da www.bambinopoli.it
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