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Minori: «Ne sparisce uno ogni due minuti»

Proteggere i bambini "è un dovere di tutti", specie se "esposti a elevato rischio di sfruttamento, tratta e condotte devianti". Un monito chiaro, scontato per certi versi, eppure necessario. Perché le parole di Papa Francesco in occasione della Giornata mondiale per i bambini scomparsi si scontrano con la tragica realtà dei numeri. Impressionanti quelli diffusi oggi dalla Missing Children Europe, il network di 29 organizzazioni non governative che in 24 Paesi europei gestiscono altrettante linee telefoniche: in Europa ne sparirebbe uno ogni due minuti. Cifre che spiegano la volontà di Telefono azzurro, che si occupa del servizio in Italia, di tenere ancora più alta l'attenzione su questo tema di drammatica attualità.

I DATI. Oggi a Palazzo Ferrajoli (Roma), durante l'evento "Bambini scomparsi, sfruttati, non accompagnati: i rischi di un'infanzia senza futuro", sono stati presentati in anteprima alcuni dati nazionali ed internazionali per inquadrare il fenomeno. In Europa, nel 2015, sono state 209.841 le chiamate ricevute dalla rete europea per i bambini scomparsi. Di queste, il 54% ha riguardato segnalazioni per fughe da casa, mentre il 29% casi di sottrazione parentale. Nello stesso anno, in Italia, sono stati 163 i casi di bambini scomparsi, fuggiti da casa o da istituti o soggetti a rapimento. Tutti casi gestiti da Telefono Azzurro, attraverso il 116 000, il Centro Nazionale di Ascolto 19696 e il Servizio 114 Emergenza Infanzia. Ma il dato più allarmante riguarda i minori stranieri. In un anno in cui, secondo i dati Europol, sarebbero stati 10.000 i migranti minorenni non accompagnati scomparsi dopo il loro arrivo in Europa, le chiamate alle linee del 116.000 su questi casi risultano decisamente basse: solo il 2% i casi a livello europeo nel 2015, segno di una grande sottostima del fenomeno. Se dal 2009 al 2014 le percentuali italiane si allineano a quelle europee, dal 2015 fino al primo trimestre del 2016, l'esplosione del fenomeno migratorio nel nostro Paese si riflette in un notevole incremento della tendenza: nel 2015 i casi di minori stranieri non accompagnati rappresentano ben il 40% dei casi, e solo nei primi tre mesi del 2016 ammontano a 33 segnalazioni ricevute.

LA DENUNCIA DI TELFONO AZZURRO. "Il fallimento del sistema di integrazione per questa fascia di minori incide in modo significativo sulla loro scomparsa. Spesso i bambini e gli adolescenti stranieri che arrivano nel nostro Paese sono soli e rischiano di scomparire, coinvolti in traffici illeciti, devianti e vittime della tratta, impiegati nelle maglie della criminalità, del lavoro nero e dello sfruttamento sessuale", ha commentato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, membro del board di Missing Children Europe e delegato da Mce sul tema dei minori stranieri non accompagnati. "È necessaria una maggiore partecipazione da parte delle istituzioni non solo per prevenire la scomparsa dei minori stranieri non accompagnati ma anche per rafforzare il sistema di accoglienza, di integrazione e di cura di cui essi oggi godono". Per questo, grazie al supporto di Fondazione Poste Insieme Onlus le attività del servizio 116.000 gestito da Telefono Azzurro saranno rafforzate, nell'ottica di un sostegno sempre maggiore, dal supporto psicologico fino ai consigli per questioni pratiche, legali e sociali. Il 2015 è stato un anno particolarmente impegnativo per le hotlines europee del 116.000. I finanziamenti dell'Unione europea, sui quali molte linee fanno affidamento, sono stati interrotti, portando a una diminuzione del bilancio (52%) e delle risorse impiegate nella gestione del servizio (31%). Un calo, quest'ultimo, che ha reso impossibile dare una risposta al 39% di chiamate in arrivo, a fronte di un aumento consistente di casi dal 2011 al 2014.

ALFANO. "Il fenomeno dei bambini scomparsi tocca tutti profondamente anche sul piano emotivo per le delicate implicazioni umane e morali che presenta. Il ministero dell'Interno riserva da sempre la massima attenzione al fenomeno attraverso la prevenzione e le attività investigative degli uffici e delle sezioni specializzate della Polizia di Stato. In questa lotta, strumenti importanti sono naturalmente il web ed il numero 116000 - sottolinea il ministro dell'Interno Angelino Alfano - L'impegno di tutti a favore dei più giovani e quindi dei più esposti alle insidie consentirà una migliore difesa dei bambini e delle famiglie. Tale lavoro assume ancora più valore quando vi è una significativa collaborazione fra soggetti, istituzionali e non, ai quali, oggi, si aggiunge appunto Poste Italiane. Abbiamo scelto di annunciare questo progetto proprio in questo giorno per sottolineare una data, che ricorda in Europa e nel mondo i bambini scomparsi".

MATTARELLA. Anche il capo dello Stato ha voluto esprimere la sua vicinanza ai funzionari di polizia che operano per debellare questo fenomeno: "Ogni giorno, grazie alla consolidata specializzazione, gli operatori della Polizia di Stato sono in prima linea nel contrastare le azioni delittuose commesse attraverso i media digitali, soprattutto a danno dei soggetti più vulnerabili - si legge in un messaggio inviato al capo della Polizia Franco Gabrielli in occasione del 164° anniversario dalla fondazione del corpo - In questa direzione il massimo sforzo va compiuto a tutela dei minori, per prevenire e perseguire ogni tentativo di violenza e di abuso".

 

© riproduzione riservata

M.M.

Da www.avvenire.it del 25 maggio 2016

 

 

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