logo sito cav

CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

Via Mentana n. 43
27058 Voghera (PV)
Tel: 349 4026282
email: cavvoghera@virgilio.it
Visualizzazioni:
66

BEATRICE FAZI: «DOPO L'ERRORE DELL'ABORTO HO RITROVATO LA FEDE E LA VITA VERA»

di Francesca D'Angelo
IL MESSAGGIO DELLA CEI
La Chiesa italiana celebra, nella prima domenica di febbraio, la Giornata per la vita per sensibilizzare la società contro l’aborto. Il Consiglio episcopale permanente della Cei predispone per questa occasione un messaggio e suggerisce un aspetto del tema. Per questa quarantesima giornata è “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo”. Il Movimento per la vita, presieduto da Gian Luigi Gigli, appoggia da sempre questa iniziativa ricordando che «l’esperienza dei Centri di aiuto alla vita (Cav) mostra che molte volte è sufficiente una mano tesa per liberare la donna dalla costrizione del bisogno e della solitudine, dandole la forza di non abortire».

L’attrice, madrina dei centri di aiuto alla vita di Roma, rievoca il dramma vissuto sulla sua pelle e racconta come ha superato la paura e ha incontrato l’accoglienza.-

L’attrice, Beatrice Fazi (45 anni) oggi è sposata con Pierpaolo Platania ed è mamma di 4 figli.  Madrina dei centri di aiuto alla vita di Roma, in occasione della 40esima giornata  per la vita rievoca il dramma dell'aborto vissuto sulla sua pelle a soli 20 anni e racconta come ha superato la paura e ha incontrato l’accoglienza.
...l'attrice, nota al grande pubblico per la fiction Un medico in famiglia, sulla sua esperienza di aborto e fede, ha scritto un libro: Un cuore nuovo, edito da Piemme. Ma partiamo dall’inizio. Tutto è incominciato quando un’ancora ventenne Beatrice si ritrova, senza volerlo, incinta: il suo compagno non ne vuole sapere e così lei decide di abortire...
«All’epoca ero una donna a favore dei diritti femminili, dell’aborto e naturalmente contro la Chiesa. All’inizio, dunque, non percepivo come un errore la scelta di abortire: il passo falso, semmai, era stato rimanere incinta. Con questo inciampo clamoroso, rischiavo infatti di rovinarmi la carriera di attrice», spiega la Fazi.
A smentire questa sua certezza ci ha pensato però la realtà: dopo l’aborto, inizia a trascinarsi dietro una sofferenza sorda. Non riesce (e non vuole) darle un nome, preferendo attribuire questo suo malessere ad altre cause. «...pensavo che la Chiesa fosse il volto giudice di Dio che ti dice quale era la tua colpa e cosa dovevi fare per essere assolta».
Invece, proprio quella Chiesa che doveva condannarla ha finito per darle la pace. A ridosso del 2000, la Fazi incontra infatti l’uomo che diventerà poi suo marito, Pierpaolo Platania, dopo alcuni anni rimane incinta e da lì a qualche mese, complice una confessione con don Fabio Rosini, trova la fede.
«Il mio è stato un percorso di maturazione e consapevolezza graduale: il Signore mi ha mostrato, con delicatezza, i miei errori. Senza stravolgermi. Senza chiedermi di diventare altro da me».
da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 04 febbraio 2018

Top