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La «Cavalleria rusticana» a Villa Adorno

di Gaia Curci

Lo spettacolo nello splendido scenario di Torre D’Isola Orchestra, tre cori e tanti prestigiosi cantanti lirici.-

Gelosia, amore, tradimento e morte sono le tematiche che vengono affrontate nell’opera lirica “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni. Lo spettacolo, che fa leva sulle più grandi emozioni e paure dell’uomo, viene portato in scena mercoledì 12 settembre, alle 20.30, nel giardino di villa Botta Adorno a Torre d’Isola. 

allestimento fedele all’originale

Sul palco, guidati dalla regia di Fabio Buonocore, ci sono l’orchestra “Incanto in Musica” di Gianluca Fasano, la corale Franco Vittadini, i cori Oper@lirica e Orp di Torino, il tenore Alberto Profeta che interpreta il protagonista Turiddu, il soprano Renata Campanella che recita il ruolo di Santuzza, il baritono Marzio Giossi come Compare Alfio, Antonella di Giacinto e Luna Moonjin Kim che sono rispettivamente Mamma Lucia e Lola.

«L’allestimento è molto fedele al libretto originale di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci – anticipa il regista Fabio Buonocore – Scenografia e costumi rievocano perfettamente lo stile e la moda dell’Ottocento, di un paesino di campagna siciliano, dove è ambientata la trama. Il palco, invece, non è rettangolare come vuole la tradizione ma a U, a ferro di cavallo, in modo da renderlo maggiormente dinamico e da valorizzare il più possibile lo sfondo del giardino e della villa, che già di per sé è meraviglioso. Inoltre, ho organizzato il tutto in maniera tale che la scena non sia solo il palco, ma anche la platea: capita infatti che gli attori camminino in mezzo al pubblico».

Le parti riprodotte dal vivo del capolavoro di Mascagni vengono alternate da proiezioni di estratti video del film “Cavalleria rusticana” di Amleto Palermi, del 1939. E data la brevità dell’opera (dura poco più di un’ora), vengono pure reinterpretati gli intermezzi da “Manon Lescaut” di Giacomo Puccini e da “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo.

Una trama ormai classica

«Mascagni presentò per la prima volta “Cavalleria rusticana” nel 1890 e fu subito un successo, un successo che è durato nei secoli – commenta Malva Bogliotti, direttrice artistica generale della messa in scena di mercoledì – Penso che ciò sia dovuto al fatto che racconti una storia perennemente contemporanea, di donne e problemi di cuore, di menzogna e di invidia che sfocia in violenza».

da www.laprovinciapavese.gelocal.it

@Riproduzione Riservata del 09 settembre 2018

 

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