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Alessandrino, nato di 620 grammi, che sente per la prima volta la voce della mamma a 18 mesi

di Claudio Bozza  -  Una storia di speranza

La storia incredibile di un bimbo nato di 620 grammi: con le cure dei medici e orecchie artificiali a 18 mesi di vita ha recuperato l’udito.-

Alessandrino era così piccolo da stare in una mano. E se all’inizio del ‘900 lo scienziato Duncan MacDougall aveva ipotizzato che la nostra anima pesasse 21 grammi, in questa storia la battaglia per rimanere aggrappati alla vita è iniziata da appena 620 grammi. Impossibile o quasi resistere, specie con tante complicazioni e i medici e la mamma che avevano perso ogni speranza. E invece, dopo una battaglia durissima, il piccolo di La Spezia ce l’ha fatta. Ormai quasi cammina.

I bombardamenti di medicinali che gli hanno salvato la vita si sono però portati via il suo udito. Ma Alessandrino, ciuccio in bocca e sguardo sveglio, per ri sorprendere tutti si è fatto impiantare delle orecchie artificiali. E quando gliele hanno “accese”, a un anno di vita, ha sentito per la prima volta, nitida, le voci della mamma Marisa e del papà Andrea, che fino ad allora lo avevano chiamato di continuo, senza però sapere di non essere sentiti.
È una storia di speranza, quella di Alessandro. Di una fede mai avuta e scoperta quando ti ritrovi nel baratro. Una corsa sfrenata sulle montagne russe, appesi alla vita con un filo. Ma anche la storia di una sanità eccellente, lontana anni luce da certi disastri che si leggono, e che senza pagare un euro riesce a salvare il tesoro più grande che c’è. Tuo figlio.
La battaglia di Alessandrino ce la racconta la mamma Marisa, che oggi, un anno e mezzo dopo, non lo molla un attimo. È felice. Sorride dopo lacrime strazianti. Spesso ha paura, ma come darle torto? Era il 28 ottobre 2016, quando in quel pancione di nemmeno sei mesi si accende un allarme. Sembrava si potesse contenere, poi la situazione precipita: una gestosi pericolosissima, che poteva portarsi via il piccolo e la sua mamma. All’ospedale Santa Chiara di Pisa il cesareo d’urgenza, con la crescita del piccolo che si era fermata al quinto mese. Tutto ciò che può andare male va in quella direzione. Alessandrino non piange e lo devono subito rianimare. Poi il cuore si ingrossa, quasi fino a scoppiare, mentre il peso del piccolo crolla da 718 a 620 grammi. I medici non sanno più che fare. Nemmeno Marisa e Andrea. «Siamo atei, non avevamo niente a cui aggrapparci - raccontano oggi - Entrammo nel Duomo di Pisa e chiedemmo di parlare con il sacerdote». Lui suggerisce il dono del battesimo.
Così, il giorno dopo, Alessandro riceve il sacramento nel reparto di terapia intensiva, dove persino gli infermieri trattengono a stento le lacrime. «Non credevo, non credo, sono scettica - prosegue mamma Marisa - ma dopo qualche giorno il piccolo ha iniziato una incredibile ripresa». Subentra però un altro problema agli occhi, che renderebbe il neonato cieco. Una nuova corsa, questa volta all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove una cura sperimentale (estratta a sorte) salva gli occhi vispi di Alessandrino. Che, grammo dopo grammo, riconquista la sua vita. Per mamma Marisa sono sei mesi vissuti in una bolla, nel reparto di terapia intensiva, tra martellanti allarmi dei macchinari e pianti a dirotto dei bambini. «Medici e infermieri sono diventati parte di me. Il primario di neonatologia del Meyer, Patrizio Fiorini, è un professionista incredibile: si occupa di tutti i bambini in prima persona, e pure di noi genitori. Sono orgogliosa della nostra sanità».
C’è però  un altro ostacolo da superare. I test di routine per Alessandrino evidenziano una sordità severa: «Una batosta, non ce l’aspettavamo proprio, Ma il dottor Stefano Berrettini, all’ospedale di Pisa, con l’impianto di un orecchio bionico ha restituito l’udito al piccolo», ripete d’un fiato la mamma. Emozionante il momento in cui, un mese dopo l’operazione, vengono «accesi» i timpani di Alessandrino mentre la mamma lo tiene in braccio. È la voce della sua mamma, per la prima volta.
da www.corriere.it
@Riproduzione Riservata del 15 maggio 2018

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