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Angelus Papa Francesco e Santa Messa Capodanno 2020

di Niccolò Magnani

da www.ilsussidiario.net

@Riproduzione Riservata del 01 gennaio 2020

Angelus Papa Francesco e Santa Messa Capodanno 2020: la festa di Maria Santissima Madre di Dio e la Giornata della Pace.- 

«Nel grembo di una donna Dio e l’umanità si sono uniti per non lasciarsi mai più: anche ora, in cielo, Gesù vive nella carne che ha preso nel grembo della madre. In Dio c’è la nostra carne umana!», ha esordito così Papa Francesco nell’omelia della Santa Messa di dedicazione a Maria Santissima madre di Dio. Il ruolo della donna, non tanto per una mera “battaglia femminista”, ma per quel concetto di madre e donna a tutto tondo che si instaura nella grande tradizione della Dottrina Sociale della Chiesa è quanto riaffermato da Papa Francesco nella Santa Messa di Capodanno 2020. «Da lei, donna, è sorta la salvezza e dunque non c’è salvezza senza la donna. Lì Dio si è unito a noi e, se vogliamo unirci a Lui, si passa per la stessa strada: per Maria, donna e madre. Perciò iniziamo l’anno nel segno della Madonna, donna che ha tessuto l’umanità di Dio. Se vogliamo tessere di umanità le trame dei nostri giorni, dobbiamo ripartire dalla donna», è l’altro passaggio importante sottolineato dal Santo Padre prima di concludere la Messa e recarsi al balcone tradizionale per l’Angelus in piazza, «Gesù è la Benedizione di Dio per ogni uomo e donna, per la grande famiglia umana e per il mondo intero. Gesù non ha tolto il male dal mondo ma lo ha sconfitto alla radice». Un passaggio delicato poi anche alla “pazienza” – «La sua salvezza non è magica, ma “paziente”, cioè comporta la pazienza dell’amore» – dove Papa Francesco ha chiesto scusa per il momento di tensione visto ieri in Piazza San Pietro dopo il Te Deum, con uno schiaffetto dato ad una fedele che lo strattonava insistentemente.

LA SANTA MESSA E L’ANGELUS IN SAN PIETRO

Il Santo Padre Francesco sta per officiare la Santa Messa di Capodanno 2020 dopo aver profuso ieri in San Pietro il messaggio breve e netto di ringraziamento per l’anno appena concluso: nel Te Deum il Pontefice ha ricordato «Avere tempo per gli altri, dialogare, riconoscere con uno sguardo contemplativo la presenza e l’azione di Dio nelle loro esistenze, testimoniare con i fatti più che con le parole la vita nuova del Vangelo, è davvero un servizio d’amore che cambia la realtà». È la missione rilanciata da Papa Francesco per la Chiesa di Roma e non solo nel giorno in cui celebra assieme a tutta la cristianità, la ricorrenza della Giornata Mondiale della Pace e soprattutto di Maria Santissima Madre di Dio. Come scriveva San Paolo VI nel fondare la particolare festività di oggi, «Sarebbe Nostro desiderio che poi, ogni anno, questa celebrazione si ripetesse come augurio e come promessa – all’inizio del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo – che sia la pace con il suo giusto e benefico equilibrio, a dominare lo svolgimento della storia avvenire».

FESTA MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

Il nuovo anno è cominciato da poche ore e la Chiesa di Dio si ritrova riunita per celebrare la prima Santa Messa del Capodanno 2020 dedicata a Maria Santissima Madre di Dio che come da tradizione sarà seguita dall’Angelus in Piazza San Pietro: in questo 1 gennaio 2020, l’appuntamento con Papa Francesco è in primo luogo alle ore 10 in Basilica Vaticana per la Santa Messa di Capodanno e successivamente, alle ore 12, la preghiera dell’Angelus e la lettura del Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2020, giunta alla 53esima edizione dopo la fondazione voluta fortemente da San Papa Paolo VI del 1968. Papa Bergoglio, dopo le celebrazioni del Natale del Signore e dopo aver celebrato ieri sera i primi vespri e il “Te Deum Laudamus” per salutare il 2019, si prepara al doppio appuntamento di questo primo giorno dell’anno con la consueta diretta tv sulla Rai e in video streaming sul canale YouTube di Vatican News. La solennità di Capodanno legata alla Madonna arriva da molto lontano e risale addirittura al 431: celebra di fatto la Divina Maternità di Maria per Cristo e per tutta al Chiesa che ne è seguita fino al giorno d’oggi. Si conclude con oggi l’Ottava del Natale del Signore per l’anno liturgico mentre dal punto di vista del calendario, ovviamente quella di oggi è la prima Santa Messa dell’anno civile.

ANGELUS CAPODANNO: MESSAGGIO PER LA GIORNATA DELLA PACE

«Celebriamo la Santa Madre di Dio. Come i pastori di Betlemme, rimaniamo con lo sguardo fisso su di lei e sul Bambino che tiene tra le braccia. E in questo modo, mostrandoci Gesù, il Salvatore del mondo, lei, la madre, ci benedice. Oggi la Madonna ci benedice tutti, tutti. Benedice il cammino di ogni uomo e ogni donna in questo anno che inizia, e che sarà buono proprio nella misura in cui ciascuno avrà accolto la bontà di Dio che Gesù è venuto a portare nel mondo»: iniziava così lo scorso anno l’Angelus di Papa Francesco in Piazza San Pietro, appena conclusa la Santa Messa di Capodanno in Basilica. Come da tradizione, oltre al nuovo messaggio lanciato dal Santo Padre con l’augurio e l’invito alla conversione del cuore anche per questo nuovo anno che incomincia, l’occasione odierna è la lettura del 53esimo Messaggio per la Giornata della Pace dal titolo “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”. Una lunga trattazione che dagli ostacoli di cui è disseminato il cammino sociale e religioso in questo tempo di guerre, prosegue poi sul «cammino di ascolto basato sulla memoria, sulla solidarietà e sulla fraternità», salvo poi prendere spunto per affrontare il tema della «riconciliazione nella comunione fraterna» per conclude poi sull’ecologia umana e ambientale, tema particolarmente caro a questo Papato. Dai viaggi del 2019 a quelli nuovi nei prossimi mesi, fino al Sinodo sull’Amazzonia, del messaggio per la Giornata della Pace contiene un po’ la cifra del papato di Francesco con il rinnovamento della “mission” anche di questo nuovo anno 2020 appena cominciato. «La pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta l’umanità. Sperare nella pace è un atteggiamento umano che contiene una tensione esistenziale, per cui anche un presente talvolta faticoso «può essere vissuto e accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino». In questo modo, la speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili», scrive Papa Francesco ad inizio Messaggio, concludendo invece in calce «La grazia di Dio Padre si dà come amore senza condizioni. Ricevuto il suo perdono, in Cristo, possiamo metterci in cammino per offrirlo agli uomini e alle donne del nostro tempo. Giorno dopo giorno, lo Spirito Santo ci suggerisce atteggiamenti e parole affinché diventiamo artigiani di giustizia e di pace».

L’OMELIA DEL PAPA NEL 2019

«Stupirci: a questo siamo chiamati oggi, a conclusione dell’Ottava di Natale, con lo sguardo ancora posato sul Bambino nato per noi, povero di tutto e ricco di amore. Stupore: è l’atteggiamento da avere all’inizio dell’anno, perché la vita è un dono che ci dà la possibilità di ricominciare sempre, anche dalla condizione più bassa»: con questo primo passaggio sullo stupore cominciava un esatto fa l’omelia della Santa Messa di Papa Francesco per il Capodanno 2019. Ora, 12 mesi dopo, il Santo Padre è chiamato a rinnovare l’invito libero alla fede per tutti, cristiani e non: mentre nell’Angelus il Pontefice soleva ricordare «l’icona della Santa Madre di Dio» per il corso della storia umana, nella Santa Messa del Capodanno il Papa volle sottolineare in particolare un passaggio molto importante sulla maternità di Maria e sulla sua mitezza «nel cammino della vita, lasciamoci prendere per mano. Le madri prendono per mano i figli e li introducono con amore nella vita. Ma quanti figli oggi, andando per conto proprio, perdono la direzione, si credono forti e si smarriscono, liberi e diventano schiavi. Quanti, dimentichi dell’affetto materno, vivono arrabbiati con sé stessi e indifferenti a tutto! Quanti, purtroppo, reagiscono a tutto e a tutti con veleno e cattiveria! La vita è così. Mostrarsi cattivi talvolta pare persino sintomo di fortezza. Ma è solo debolezza. Abbiamo bisogno di imparare dalle madri che l’eroismo sta nel donarsi, la fortezza nell’aver pietà, la sapienza nella mitezza».

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