Brescia. Il primo festival della missione dal 12 al 15 ottobre
di Carlo Guerrini
Dal 12 al 15 ottobre quattro giorni all'insegna del motto Mission is possible per presentare quanto viene realizzato dagli istituti religiosi.-
«Mission is possible»: è il titolo del primo Festival della Missione in programma a Brescia dal 12 al 15 ottobre prossimi. Ricchissimo e articolato il programma proposto dall’iniziativa, presentata nella sala Giudici di Palazzo Loggia alla presenza del sindaco, Emilio Del Bono, di don Adriano Bianchi (direttore della Voce del Popolo e presidente Fisc); con loro anche il direttore artistico, il giornalista e scrittore Gerolamo Fazzini, e i rappresentanti dei tre soggetti promotori: suor Marta Pettenazzo (presidente della Conferenza degli istituti missionari italiani - Cimi), don Michele Autuoro (direttore della Fondazione Missio, organismo pastorale della Cei) e don Carlo Tartari (direttore dell’Ufficio missionario della diocesi di Brescia).
«Per Brescia è motivo di grande orgoglio ospitare questa prima edizione del Festival, vista anche la forte presenza di immigrati regolari che ne fanno un territorio di missione anche senza varcare i confini – ha detto il primo cittadino, Del Bono –. A questo si aggiunge anche il fatto che Brescia è una provincia di grandi missionari». Un richiamo ai grandi missionari della diocesi di Brescia è stato fatto, tra l’altro, nel messaggio inviato da Pierantonio Tremolada, nuovo vescovo di Brescia che farà il suo ingresso ufficiale domenica 8 ottobre.
«Sono fratelli e sorelle nella fede che hanno illuminato il cammino della Chiesa bresciana e della Chiesa intera», ha ricordato. Suor Marta Pettenazzo ha spiegato che, tra i motivi alla base della proposta, ci sono il «desiderio di lavorare in sinergia, in comunione » e la necessità di presentare e far conoscere la missione «in tutto ciò che si sta vivendo e facendo qui in Italia», oltre che di richiamare l’attenzione sul fatto che la missione «non si esaurisce qui in Italia, ma va ben oltre i nostri confini». Il primo Festival nazionale della missione realizzato anche grazie al supporto di Fondazioni e molte altre realtà, oltre che all’impegno di un nutrito team di volontari, e di cui anche Avvenire, assieme ad altri media Cei, è mediapartner - sarà all’insegna dei grandi numeri: oltre 80 ospiti, italiani e internazionali, una dozzina di tavole rotonde e incontri d’autore (a cui vanno aggiunte le presentazioni in 60 minuti nella Libreria del Festival), sette spettacoli (concerti, rappresentazioni teatrali, esibizioni corali), Veglie di preghiera in venti diversi luoghi della città e della provincia, 23 mostre diffuse sul territorio anche per rievocare figure cruciali della storia della missione; tutti gli eventi saranno a ingresso gratuito. In programma anche animazione di strada per famiglie e bambini, l’originale proposta dell’aperitivo con il missionario e le quotidiane celebrazioni eucaristiche (la Messa di domenica 15, presieduta dal vescovo Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, sarà trasmessa in diretta su Rai1), seguite da meditazioni di taglio ecumenico.
Spazio anche alla solidarietà, con le offerte raccolte nel corso delle giornate devolute a tre progetti selezionati dai promotori. La «quattro giorni» che farà di Brescia la capitale del mondo missionario italiano e non solo, vedrà come principali protagonisti i missionari: donne e uomini, laici e consacrati, italiani e stranieri. Con loro tre cardinali e cinque vescovi compreso monsignor Tremolada. Il Festival sarò preceduto da alcuni eventi preparatori: tra questi, il 9 ottobre, un incontro denso di significati in uno dei penitenziari bresciani (la sede è in via di definizione). I giovani, protagonisti in più momenti del programma, avranno un loro spazio dedicato, al Centro Paolo VI, per ritrovarsi, condividere esperienze, usufruire di proposte formative. Nell o Youth Village, promosso da Missio Giovani (Cei), si svolgerà - incrociando in più momenti il Festival - l’annuale Convegno missionario giovani. E anche le scuole potranno approfittare di una serie di iniziative ad hoc: nelle giornate di venerdì e sabato sarà possibile per gli insegnanti proporre alle proprie classi testimonianze e spettacoli pensati per i ragazzi delle medie e delle superiori.
da www.avvenire.it
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