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Che ansia! Riflessioni per mamme e papà che faticano a “lasciare andare”

da www.mammeamilano.com
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Che ansia! Riflessioni per mamme e papà che tante volte durante la crescita dei figli si trovano di fronte a delle domande: “Mangerà a sufficienza?”, “Cosa farà mia figlia?”, “Che posto ho nel suo desiderio? Gli manco?”. Le situazioni ignote e l’imprevedibilità che le conquiste evolutive comportano, spesso, insinuano dubbi e preoccupazioni che possono insistere nei pensieri di mamma e papà, scatenando anche alcune reazioni corporee indesiderate – come l’aumento del battito cardiaco o della sudorazione – fino alla diminuzione dell’appetito e del sonno… Che ansia!

Già dal momento in cui si comincia a nutrire il desiderio di una gravidanza, oltre certamente all’amore e alla felicità, bisogna fare i conti anche con le prime preoccupazioni: essere genitori infatti è qualcosa che dura per sempre, è una scelta irreversibile e permanente, e inoltre con l’arrivo di un bambino la quotidianità della coppia subisce una serie di cambiamenti. Così l’impossibilità di tornare indietro può talvolta determinare ansia.

Dalla nascita in poi, i genitori sono chiamati ad assumersi la responsabilità di prendersi cura della vita appena venuta al mondo, provvedendo alla sua salute e alla sua educazione. Ecco che allora «l’ansia può accompagnare una madre e un padre nell’accogliere il proprio figlio e nel guidarlo durante il percorso di crescita» (Pamela Pace, “Che ansia!”, Edizioni San Paolo, 2020), scandendo i diversi momenti evolutivi quali l’ingresso nel mondo scolastico e l’adolescenza.

Anche un periodo storico come quello che stiamo vivendo, imprevisto e inedito, può aver incrementato i vissuti ansiosi: la preoccupazione di un possibile contagio e il timore sull’incertezza del futuro familiare, in seguito ai cambiamenti imposti dall’arrivo del coronavirus, hanno generato un senso di impotenza negli adulti che anche i bambini possono poi sperimentare a partire dall’incontro con una sregolatezza dei più grandi.

Ecco quindi che Pamela Pace – Psicoanalista, Psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus – ha voluto dedicare il suo nuovo libro, in collaborazione con le Edizioni San Paolo, proprio a questo tema tanto sensibile ai genitori e dalle molteplici sfaccettature.

Con il testo Che ansia! Riflessioni per mamme e papà che faticano a “lasciare andare”, l’intento dell’autrice è di accompagnare le madri e i padri a riflettere sulla preziosità che può avere l’ansia, definita da Pamela Pace «come una sorta di “occhio in più”, una sorta di cannocchiale che permette di vedere meglio e più lontano». È un campanello d’allarme che attiva tutte le risorse utili al soggetto per affrontare una situazione sconosciuta e che, quindi, genera inquietudine. Quando questo vissuto, però, è così presente da rendere difficoltoso l’emergere delle capacità del soggetto, perde il suo effetto positivo.

Da qui, in conclusione, l’importanza dell’incontro tra i genitori e un ascolto gentile, promosso da figure affettivamente significative o, qualora richiesto, da professionisti. La fiducia ricevuta nelle proprie intuizioni può infatti far sentire mamma e papà accolti, così da attenuare l’ansia e i sensi di colpa talvolta sperimentati nel loro compito educativo.

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