DIOCESI DI TORTONA: Disposizioni per la benedizione della gola nella memoria di san Biagio
di Don Claudio Baldi, Direttore Ufficio liturgico diocesano
da www.diocesitortona.it
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La situazione sanitaria causata dalla pandemia, continua a richiedere una serie di attenzioni che si riflettono anche in ambito liturgico. In particolare ricordiamo di avere particolare attenzione alle norme per la distribuzione dell’Eucaristia, vale a dire:
- il sacerdote o il diacono dopo aver indossato la mascherina, si igienizza le mani;
- si abbia cura di fare in modo che nella processione per ricevere la Comunione si mantengano le distanze;
- la Comunione viene distribuita solo sulle mani avendo cura di non toccare le mani dei fedeli nel deporre l’ostia;
- si offra la possibilità ai fedeli lungo il percorso della processione di igienizzarsi le mani.
Il 3 febbraio, giorno della memoria di San Biagio, per la tradizionale benedizione della gola, si procederà nel modo seguente.
Terminata l’orazione dopo la comunione, il celebrante invita i presenti a confidare nel Signore medico delle anime e dei corpi, perché in ogni situazione non manchi mai la fiducia nella sua provvidenza e il senso cristiano della speranza.
Quindi tenendo le mani stese sui fedeli, che restano fermi al proprio posto, recita la seguente orazione (Benedizionale, pag. 802, n. 1943):
“Noi ti rendiamo grazie, Dio onnipotente,
che hai creato l’uomo per la gioia e la vita immortale,
e con l’opera redentrice del tuo Figlio
lo hai liberato dalla schiavitù del peccato, radice di ogni male.
Tu ci doni la certezza che un giorno
sarà asciugata ogni lacrima
e ricompensata ogni fatica sostenuta per tuo amore.
Benedici i tuoi figli,
che nella piena adesione alla tua volontà
ti invocano mediante l’intercessione di san Biagio,
perché, liberati dal ogni male del corpo e dello spirito
e confermati nella grazia del tuo Spirito,
glorifichino in parole e opere il tuo santo nome.
Per Cristo nostro Signore. Amen”
Terminata l’orazione si pronuncia, una sola volta e per tutti i fedeli che restano al loro posto, l’invocazione tradizionale:
“Per l’intercessione di San Biagio, vescovo e martire,
il Signore ti liberi, dai mali della gola e da ogni altro male.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”.
Viene impartita quindi la benedizione conclusiva con la formula trinitaria consueta:
“E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen”.
Segue il congedo.