Donne maltrattate, ora c’è una comunità di accoglienza a Piaggine: a misura di mamme e bambini
da Marianna Vallone
da www.giornaledelcilento.it/donne-maltrattate
@Riproduzione Riservata del 26 novembre 2020
Un nastro rosso e blu davanti l’ingresso. Quadri appesi, luce del sole dalle finestre, divani e peluche sui letti.
A Piaggine la comunità di accoglienza per donne maltrattate è realtà ed è stata inaugurata ieri mattina, in un momento che assume un valore simbolico ancora più profondo alla luce della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Le donne della provincia di Salerno che subiscono maltrattamenti o abusi ora non sono sole: Crisalide, la Comunità per donne maltrattate, è gestita dalle cooperative sociali “Insieme a Piazza San Giovanni”, “Sorriso” e “Raggio di sole”.
Una lunga esperienza e conoscenza della dinamica del maltrattamento, degli effetti della violenza assistita sui minori e delle conseguenze per le madri, maturata in tanti anni di esperienza ha portato le tre cooperative ad immaginare una comunità di accoglienza anche nel territorio del basso salernitano dove una realtà simile non esisteva prima di ieri. La casa ha aperto le porte ieri, un progetto fortemente voluto dal sindaco di Piaggine Guglielmo Vairo, che non è nuovo a progetti di accoglienza. Da anni ha aperto le porte del suo borgo ai migranti, con il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), fino alla cura per gli anziani della comunità. Ma ora l’attenzione si è concentrata nel dare sostegno e supporto alle donne che hanno vissuto atti di violenza domestica, che sono in continuo aumento, anche a causa del lockdown.
E’ stato così firmato un accordo tra un privato, che ha messo a disposizione un immobile dotato di tutti i requisiti richiesti, e le tre cooperative sociali che si occupano di servizi alla persona. La struttura da ieri è pronta ad accogliere le donne insieme, eventualmente, ai propri figli.
L’appartamento, che sorge in un edificio abitato da altre famiglie, è composto da tre camere da letto, sala comune, due bagni e cucina abitabile. L’ospitalità avrà tempi medio-lunghi per sei nuclei di madri/minori. «Quando la donna arriva nella comunità di accoglienza di Piaggine trova personale pronto ad accoglierla, a partire dalla psicologa, poi nel corso del tempo verrà seguita da una educatrice e da un assistente sociale, e un oss che sarà sempre da supporto», spiega Pina Ventre, presidente della cooperativa Raggio di Sole.
La scelta di Piaggine non è un caso. «Questo territorio ha caratteristiche radicate sulla cultura dell’integrazione. Il supporto che possono dare gli abitanti di un piccolo paese è un punto di forza. Per questo l’appartamento nasce in un edificio in cui ci sono altre abitazioni, per dare maggiore protezione a chi ha bisogno di aiuto», ha evidenziato Carmen Landi, della cooperativa Insieme a Piazza San Giovanni.