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CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

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DOPO TANTO DOLORE, LA VITA RINASCE NEL PIANTO DEI BAMBINI

di don Antonio Mazzi
da www.exodus.it
@Riproduzione Riservata del 09 luglio 2020

Forse avevamo un po’ tutti bisogno di una boccata d’aria fresca, soprattutto nel momento in cui sembrava che perfino dalle nostre finestre entrassero gli odori delle morti interminabili. E la boccata d’aria è stata talmente quanti-qualitativa che ha trasformato le centinaia di morti e la terribile carovana bergamasca delle camionette militari cariche di cadaveri, in una produzione a razzo di 15 creature!
E se vogliamo giocare ancora ai numeri, come è vero che tanti morti, messi in fila così li avevamo visti solo alla fine della seconda guerra mondiale, così è altrettanto vero che l’Ospedale Maggiore di Cremona venisse trasformato in una enorme sala per ospitare quindici bambini nati nello stesso giorno. Ed era giusto che capitasse solo da noi, come fenomeno del secolo.
Ho visto al telegiornale l’affannarsi di medici, ostetriche, operatori sanitari, le facce dei genitori, schiacciate alle vetrate sorridere, vibrare, sudare, godere e un’infermiera spaesata non sapendo dove mettere l’ultima delle quindici creature che teneva in braccio, perché dovunque stava scritto “occupato”.
Immagino che alcune delle infermiere fossero le stesse che settimane prima, imbacuccate come personaggi lunari, riuscivano a far scendere le lacrime oltre le loro mascherine e le loro tute. La vita è sempre capace di tutto, rinasce in mille maniere e arriva quando meno te lo aspetti nei modi più impensati. È bello imparare, aspettare e ascoltare la vita. Perché solo lei sa trasformare le tragedie più impensate in poesia e in cantici polifonici.
Dieci bambine e cinque bambini! Anche qui, se volgiamo giocare con i numeri, nei momenti speciali, delicati, rischiosi, straordinari, ci sono sempre più donne che uomini.
Tirate voi le conclusioni, mentre tutti noi dobbiamo ritrovare il coraggio di “perdere” più tempo per i nostri figli, per l’educazione, per la salute, per la scuola e nel momento dell’adolescenza, a farli “rinascere” e tornare a capirli, perché sono figli di prima, ma più difficili da “ripartorire”.
Lo psicanalista e scrittore Massimo Recalcati finisce un bel libro sulla figura della madre con frasi molto dolci e indovinate. Così finisco anch’io, mandandole, ad una ad una delle quindici madri: “Bisognerebbe provare ad essere giusti con le madri, riconoscendo nelle loro mani un’ospitalità senza proprietà, di cui la vita umana necessita e nel loro volto lo specchio del mondo”.

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