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CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

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Gravidanza: inizia il viaggio

Hai appena saputo di aspettare un bambino, la tua gravidanza è appena cominciata. Congratulazioni!

Come affronterai il viaggio verso la maternità dipende dalla tua storia personale e di coppia, dalla vostra personalità, dalle vostre emozioni e pensieri, così come dalle vostre esperienze di vita e dall’evoluzione della gravidanza stessa. Insomma, il vostro viaggio sarà unico, perchè voi e il vostro bambino siete unici. C’è qualcosa però che ti accomuna a ogni altra donna che sta per diventare mamma, ossia la sensazione ineluttabile che qualcosa sia cambiato: può succedere subito dopo il concepimento, al momento del test di gravidanza, oppure più in là nella gravidanza, comunque sia, un bel giorno ti rendi conto che non sei più la stessa e mai più lo sarai. La tua mente lo aveva registrato in memoria, ma ora lo senti profondamente dentro di te, ad un livello viscerale: ti stai trasformando.

Come dice Beatrice Benfenati, fondatrice della Scuola di Yoga in gravidanza di Asia, tiene corsi per insegnanti di yoga e operatori nel campo della nascita. È co-fondatrice di Asia assieme al Maestro Franco Bertossa,col quale pratica meditazione e aikido

“ecco quello che sente una donna quando sa di aspettare un bambino: incapacitazione, meraviglia, ma anche senso di inadeguatezza perchè è qualcosa di veramente grande che sta accadendo in lei. Sente l’irreversibilità di quello che è accaduto, che lei non sarà mai più quella di prima e non sa ancora cosa diventerà. Oscilla tra meraviglia e timore – ed ecco la sensazione della nausea che noi, troppo velocemente, consideriamo solo un problema digestivo o ormonale: quella nausea dice invece che la donna è in uno stato sospeso, in cui non è più quella di prima, ma non è ancora madre. Chi è allora?”.

L'incertezza di una donna che si appresta a diventare madre è normale, salutare, e può essere molto fertile.

Non è una debolezza ma un punto di forza. Nell’incertezza c’è spazio per la crescita, fisica e psicologica, e per l’accoglimento di una nuova vita. Non avere fretta di ritornare ad essere sicura di te e in controllo. Non avere fretta di avere risposte dagli esperti. C’è una parte di te che chiede in questo momento di emergere, e non può farlo se reagisci all’ignoto tentando di dominarlo.

L’atteggiamento del fare qualcosa rispetto ai segnali del corpo è una strategia collaudata. Che siano di fame, di sete, di desiderio sessuale, oppure di dolore, di nausea, di rabbia o tristezza, la domanda è: cosa faccio rispetto a questa sensazione? Vai alla ricerca di qualcosa che ti riporti ad una condizione di equilibrio, padrona di te stessa e soddisfatta.

In gravidanza, prima di affrontare il cosa devo fare e le tante domande pratiche che sicuramente ti porrai, c’è una cosa molto importante e potente da sapere: dal punto di vista bio-chimico e fisiologico, è la parte animale e istintiva di te che guida l’atto di concepire, nutrire, crescere e dare la vita. Una gravidanza (e un parto) in cui non si interferisca, ma si protegga questo meccanismo è  statisticamente più salutare e soddisfacente per la coppia e per il bambino.

La tua animalità innata prende campo immediatamente. Non a caso alcuni sintomi di gravidanza interessano la parte più nuova e meno istintiva del cervello, la neocorteccia: smemoratezza, stanchezza mentale, difficoltà di concentrazione sono effetti collaterali degli ormoni della gravidanza. Il corpo, in questo modo, chiede al cervello razionale di mettersi da parte, per lasciare che il cervello antico, quello istintivo e intuitivo, prenda il controllo.

I nove mesi sono il periodo di apprendistato che la natura ti offre per diventare 'esperta' nello stare 'con i segnali corporei'.
 
da www.lavitafertile.com
@Riproduzione Riservata del 20 aprile 2018
 

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