«I RUOLI SI SONO INVERTITI. ORA IL MIO BIMBO È DIVENTATO IPERPROTETTIVO CON ME»
di Alberto Pellai
da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 05 gennaio 2021
«Notizie martellanti che ogni giorno ci provengono dai media ci mettono in uno stato di allarme che non conosce tregua. Numero di contagi, numero dei morti, dei ricoverati, delle terapie intensive: proprio mentre un preadolescente dovrebbe spaccare tutto...» La situazione e i consigli di Alberto Pellai.-
Mio figlio di 11 anni, dopo le vacanze estive e alla ripartenza della scuola, è diventato eccessivamente iperprotettivo soprattutto nei miei confronti. Ogni volta che esce di casa mi chiede di confermargli che può stare tranquillo e fa la stessa cosa quando esco io: vuole sempre sapere dove vado, a che ora torno e si raccomanda che io faccia attenzione! Si rosicchia le unghie e va in crisi se qualcuno gli propone un’uscita per più ore fuori da casa.
La sua ansia in parte ha influenzato anche il fratellino di 6 anni, che ora mi sembra insicuro su tutto. Quando vede me e suo papà discutere su qualcosa (anche per questioni banali, ma con idee diverse) è terrorizzato all’idea che divorziamo. Mi sembra che ci sia una totale inversione dei ruoli: è lui che si preoccupa per noi genitori e non viceversa. Non sappiamo cosa fare.
Risponde Alberto Pellai
Cara Tiziana, quello che racconti del tuo ragazzo, alle soglie della preadolescenza, presenta una mescolanza di aspetti tipici della sua fase di sviluppo e di aspetti che invece sono stati potentemente impattati da ciò che la pandemia da Covid ha portato nelle nostre vite. La fase della pubertà, con le sue trasformazioni, rende i nostri figli più indifesi agli sbalzi emotivi, alla percezione di una fragilità e vulnerabilità che riguarda loro e le persone che vivono al loro fianco.
Spesso i genitori rimangono colpiti nel constatare come, proprio nell’età in cui i figli dovrebbero spaccare il mondo, loro vadano invece all’indietro, mettendosi al riparo da tutto, sviluppando un’ansia che arriva a ondate e che li travolge quasi senza motivo. In questi mesi, poi, l’ansia è costantemente sollecitata dal clima di incertezza che tutti viviamo a causa del Covid. Notizie martellanti che ogni giorno ci provengono dai media ci mettono in uno stato di allarme che non conosce tregua. Numero di contagi, numero dei morti, dei ricoverati, dei degenti in terapia intensiva: proprio mentre un preadolescente dovrebbe buttarsi nel mondo e nella vita, tutto diventa per lui un percorso a ostacoli, generando un’ansia faticosa da regolare e da tenere a bada, che poi, con un effetto domino, contagia tutti, come è successo anche al fratellino.
Per aiutare il tuo preadolescente a non sentirsi travolto dall’ansia e a rimanere capace di tenere saldo in mano il timone della sua vita fagli leggere Le cose che nessuno ha il coraggio di dirti prima dei 10 anni (De Agostini) che contiene 22 capitoli dedicati ad argomenti ad alto impatto emotivo per i ragazzi di quella età: malattie, pandemie, sessualità, emozioni impazzite.
Razzismo, malattie, terrorismo, cyberbullismo... sono solo alcune tra le realtà del mondo intorno a noi che fanno paura a molti, forse anche a te. E magari anche a te capita, quando qualcosa ti spaventa, di non volerne parlare. Eppure, il modo migliore per sconfiggere la paura è informarsi...
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Al bambino più piccolo fai leggere invece Ti conosco mascherina di Ilaria Capua (La coccinella). Se però l’ansia permane, parlane con il pediatra e decidi con lui se è il caso di chiedere la consulenza di uno psicoterapeuta dell’età evolutiva.
Un libro-gioco con slider e finestrelle che insegna ai bambini a conoscere il mondo dei virus per imparare ad affrontarli in modo sicuro, ma senza paura, per vivere in serenità la propria infanzia. Un libro per il target prescolare firmato da una grande scienziata: Ilaria Capua che oggi dirige il Centro di Eccellenza One Health dell'Università della Florida, che promuove l'avanzamento della salute come sistema integrato attraverso approcci interdisciplinari.
Età di lettura: da 3 anni.