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Inps. Parte il bonus «nuovi nati», limite Isee a 40mila euro. Ecco come funziona

da www.avvenire.it<

@Riproduzione Riservata del 15 aprile 2025

La misura prevede 1.000 euro per ogni bambino venuto alla luce nel 2025 e per quelli adottati o in affido.-

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Al via il bonus nuovi nati - Imagoeconomica

È ufficiale: presto si potrà richiedere il bonus “nuovi nati”, un contributo una tantum di 1.000 euro per i bambini nati nel 2025 e per i minorenni che quest’anno sono stati adottati o sono in affidamento preadottivo.

L’Inps ha fatto sapere che la procedura per richiedere il bonus è stata testata con successo lo scorso weekend, e che a breve sarà disponibile online. Per accedere al contributo sarà necessario fare domanda entro 60 giorni dalla nascita del bebè, anche se, all’avvio del bonus, potranno fare richiesta tutti i genitori che hanno avuto un figlio nei primi mesi dell’anno, a partire dal primo gennaio scorso. In presenza di un provvedimento di affido preadottivo, viene assunta come data di riferimento la data di ingresso del minore nel nucleo familiare su ordinanza del Tribunale.

L’agevolazione è stata inserita nella Legge di bilancio 2025 per favorire la natalità ed è rivolta ai cittadini italiani e a quelli di Stati membri dell'Ue, nonché ai cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo o con «altri specifici permessi». Per poter accedere al bonus i genitori devono essere residenti in Italia nel periodo che va dalla data di nascita, adozione, affido preadottivo, alla data di presentazione della domanda. L’Inps ha fatto sapere che ai fini del beneficio, ai cittadini italiani sono equiparati i cittadini stranieri apolidi, i rifugiati politici e i titolari di protezione internazionale. Oltre alla cittadinanza e alla residenza, l’ultimo requisito riguarda l’Isee minorenni dei richiedenti: non deve essere superiore ai 40.000 euro annui, escludendo dal calcolo le erogazioni relative all’Assegno unico e universale.

Oltre al servizio online, la domanda potrà essere presentata per mezzo dell’app Inps mobile oppure contattando il Contact center multicanale o, ancora, rivolgendosi ai patronati. Il bonus può essere richiesto da uno dei genitori in alternativa tra loro, e nel caso di genitori non conviventi può richiederlo solo il genitore che convive con il figlio nato, adottato o in affido. Per quanto riguarda la disponibilità delle risorse - si parla di 330 milioni di euro per il 2025, che saliranno a 360 milioni di euro annui dal 2026 - l’Inps ha fatto sapere che il numero dei nati degli ultimi anni, rispetto agli stanziamenti messi in campo, fa ipotizzare che i fondi possano essere sufficienti per soddisfare le famiglie richiedenti.

In ogni caso, il beneficio sarà erogato sulla base dell’ordine cronologico delle domande fino all’esaurimento delle risorse. Il bonus non concorrerà alla formazione del reddito imponibile.

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