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Insulti ai professori sui social, studenti sospesi

Il caso a Vigevano - di Oliviero Dellerba
Offese ad alcuni insegnanti su due profili Instagram, pena convertita in ore di volontariato per una decina di ragazzi.-

VIGEVANO. Una decina di studenti dell’istituto tecnico Casale sono stati sospesi dalle lezioni per un periodo dai 2 ai 10 giorni. I provvedimenti, diversi tra loro, sono stati presi dai consigli di classe dopo che la dirigente Stefania Pigorini aveva accertato la creazione di due profili Instagram (di cui uno denominato “Spotted Casale”) in cui venivano offesi alcuni insegnanti. La vicenda risale all’inizio di dicembre, ma è divenuta pubblica con la convocazione dei genitori dei ragazzi coinvolti, quasi tutti delle classi prime.

Per tutti loro il provvedimento adottato dai consigli di classe è la sospensione dalle lezioni, ma verrà convertita in lavori socialmente utili a favore di alcune associazioni di volontariato del territorio. Alle ragazze hanno proposto la pena sostitutiva di partecipare alle attività della cooperativa Kore, che si occupa di disagio giovanile, familiare e sociale.
Qualche studente, per ora riuscito a sfuggire a ogni indagine interna alla scuola, ha aperto i due profili Instagram, un social network che è basato sulle immagini e sui commenti delle stesse. In questi due profili sono stati pubblicati dei “meme” ovvero immagini ottenute modificando le foto con delle scritte. Così hanno ottenuto una sorta di parodia della foto originale. In almeno un caso veniva presa in giro un’insegnante per un presunto difetto fisico, mentre in un altro gli insulti erano nei commenti, legati direttamente a un voto considerato ingiustamente basso.
«Abbiamo identificato chi ha commentato in modo inopportuno i “meme” – spiega Pigorini. – I ragazzi si sono tutti scusati con i docenti immediatamente e le pagine sono state chiuse tempestivamente». Le famiglie hanno 15 giorni dalla ricezione delle lettere per impugnare i provvedimenti, ma per alcuni i termini sono scaduti ieri. I ragazzi hanno ricevuto la pagella del primo trimestre con voto di condotta abbassato a 6, ma non rischiano di dover ripetere l’anno scolastico proprio perché le sospensioni sono riferite a fatti di dicembre.
«Considero chiusa la vicenda - dice ancora la direttrice Pigorini, escludendo quindi che dalle sospensioni si possa passare nel campo delle denunce penali – ma credo che a 14 anni come a 18 si debba essere in grado di capire se un’affermazione è offensiva». L’Itcg Casale, pur non partecipando direttamente alle iniziative di altre scuole contro il cyberbullismo è già stato più volte toccato in passato da vicende simili. Nel 2015 aveva assunto dimensioni nazionali il caso di una professoressa (ora trasferitasi in un’altra scuola) che aveva inavvertitamente spedito un autoscatto dal contenuto erotico agli studenti. La foto invece era destinata al proprio fidanzato, ma gli studenti l’avevano comunque diffusa. In altri casi le “bravate” erano limitate a dileggiamento di compagni di scuola. 
da www.laprovinciapavese.gelocal.it
@Riproduzione Riservata del 02 febbraio 2018
 

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