La diretta. Colombia, papa Francesco ha incontrato il presidente Santos: non siete soli
Redazione Internet
Il Papa incontra il presidente della Colombia e le autorità del Paese a Casa de Narino, dove pronuncerà il primo discorso pubblico.-
Papa Francesco ha lasciato la Nunziatura apostolica di Bogotà, a bordo di una utilitaria Chevrolet, per recarsi al Palazzo presidenziale Casa de Narino per l'incontro con le autorità istituzionali e la società civile della Colombia e la visita di cortesia al presidente della Repubblica Juan Manuel Santos, premio Nobel per la Pace nel 2016 per lo storico accodo con l'ex guerriglia delle Farc.
Dopo la resa degli onori militari e l'esecuzione degli Inni nazionali, il Capo dello Stato e il Papa hanno salutato alcuni bambini e fedeli, prima di tenere i loro discorsi ufficiali davanti alle alte cariche istituzionali e religiose, al corpo diplomatico, a esponenti del mondo imprenditoriale, culturale e della società civile.
"Grazie sua Santità per essere venuto fino a Colombia, ad accompagnarci e stimolarci per dare insieme a noi il primo passo verso la riconciliazione": ha sottolineato il presidente Juan Manuel Santos, accogliendo al palazzo presidenziale papa Francesco.
Papa Francesco: non siete soli, sono qui per incitare alla pace e alla riconciliazione
Nel discorso di fronte al presidente della Colombia e alle autorità papa Francesco ha voluto ricordare "gli sforzi compiuti, negli ultimi decenni, per porre fine alla violenza armata e trovare vie di riconciliazione" nel Paese latinoamericano.
"Nell'ultimo anno certamente si è progredito in modo particolare; i passi avanti fanno crescere la speranza, nella convinzione che la ricerca della pace è un lavoro sempre aperto, un compito che non dà tregua e che esige l’impegno di tutti. Lavoro che ci chiede di non venir meno nello sforzo di costruire l’unità della nazione e, malgrado gli ostacoli, le differenze e i diversi approcci sul modo di raggiungere la convivenza pacifica, persistere nella lotta per favorire la cultura dell’incontro, che esige di porre al centro di ogni azione politica, sociale ed economica la persona umana, la sua altissima dignità, e li rispetto del bene comune".
Al tempo stesso il Papa ha chiesto a tutti i colombiani uno sforzo per "rifuggire da ogni tentazione di vendetta e ricerca di interessi solo particolari e a breve termine. Quanto più difficile è il cammino che conduce alla pace, tanto più impegno dobbiamo mettere nel riconoscere l’altro, sanare le ferite e costruire ponti, nello stringere legami e aiutarci a vicenda".
L'invito al presidente della Colombia e alle massime autorità del Paese è quello a "risolvere le cause strutturali della povertà che generano esclusione e violenza. Solo così si guarisce da una malattia che rende fragile e indegna la società e la lascia sempre sulla soglia di nuove crisi. Non dimentichiamo che l’ingiustizia è la radice dei mali sociali".
Nel suo discorso papa Francesco ha ricordato la meraviglia nello sguardo di san Pietro Claver da Cartagena e la necessità della Colombia di aprirsi al futuro con speranza: "Ieri e oggi, fissiamo lo sguardo sulle diverse etnie e gli abitanti delle zone più remote, sui contadini. La fissiamo sui più deboli, su quanti sono sfruttati e maltrattati, su quelli che non hanno voca perché ne sono stati privati, o non l’hanno avuta, o non è loro riconosciuta. Fissiamo lo sguardo anche sulla donna, sul suo apporto, il suo talento, il suo essere “madre” nei diversi compiti. La Colombia ha bisogno di tutti per aprirsi al futuro con speranza".
Papa Francesco: ascoltate i poveri, con i volti pieni di dolore
Ricordando che il Vangelo costituisce "una dimensione significativa del tessuto sociale colombiano" papa Francesco, in un altro dei passaggi del suo discorso ha citato l'inno nazionale della Colombia: "Vi chiedo di ascoltare i poveri, quelli che soffrono. Guardateli negli occhi e lasciatevi interrogare in ogni momento dai loro volti solcati di dolore e dalle loro mani supplicanti. Da loro si imparano autentiche lezioni di vita, di umanità, di dignità. Perché loro, che gemono in catene, comprendono le parole di colui che morì sulla croce".
Perché papa Francesco ha citato lo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez?
Un altro passaggio significativo è la citazione da parte di papa Francesco del discorso del premio Nobel per la letteratura Gabriel Garcia Marquez che ricorda ai colombiani la loro nobile missione, l'utopia della vita dove nessuno possa decidere per gli altri: "Molto è il tempo passato nell’odio e nella vendetta… - ha sottolineato papa Francesco nel discorso rivolto alle autorità del Paese sudamericano -. La solitudine di stare sempre gli uni contro gli altri si conta ormai a decenni e sa di cent’anni; non vogliamo che qualsiasi tipo di violenza restringa o annulli ancora una sola vita. E ho voluto venire fino a qui per dirvi che non siete soli, che siamo tanti a volervi accompagnare in questo passo; questo viaggio vuole essere un incitamento per voi, un contributo che spiani un po’ il cammino verso la riconciliazione e la pace".
da www.avvenire.it
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