Lockdown e incidenti domestici, i bambini sono i più a rischio
di Roberta Raviolo
da www.bimbisaniebelli.it
@Riproduzione Riservata del05 gennaio 2021
Gli esperti hanno notato una correlazione tra periodo di lockdown e incidenti domestici. Stare a lungo in casa espone a pericoli soprattutto i bambini.-
da sapere!
Gli ambienti di casa sono associati all’idea di sicurezza e protezione, ma non sempre è così. Le abitazioni sono, infatti, i luoghi dove si verificano infortuni come cadute, intossicazioni, scottature, tagli anche di seria entità. Secondo gli esperti, questi inconvenienti si sono verificati ancora più spesso negli ultimi mesi, a causa della permanenza forzata in casa per tutti. Lockdown e incidenti domestici sembrano insomma strettamente legati e i bambini sono tra i soggetti più a rischio.
In cucina più tagli e ferite
Sono aumentate, per esempio, le ferite da provocate da coltelli e utensili di uso quotidiano. È la stima degli esperti di Chirurgia della Mano e Microchirurgia Ricostruttiva dell’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano, diretti dal dottor Pierluigi Tos. In questo periodo, durante il quale si trascorre molto tempo in casa, i chirurghi hanno notato una maggior frequenza di lesioni di nervi e tendini, provocate da oggetti di uso quotidiano, come coltelli o utensili per il fai da te. È la conseguenza del ritrovato interesse per la cucina e del conseguente aumento di tempo trascorso a sperimentare piatti e ricette, come dimostra la ricerca “Effetto Lockdown” pubblicata dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. I bambini corrono dei rischi quando vogliono dare una mano in cucina e maneggiano coltelli affilati, forchette e altri utensili appuntiti e taglienti.
Come difendersi dal rischio di farsi male
Per ridurre l’accoppiata lockdown e incidenti domestici, la cautela è essenziale a tutte le età. Gli esperti suggeriscono di evitare le preparazioni impegnative che prevedono l’uso di coltelli affilati se non si è abbastanza abili perché non ci si è mai cimentati prima, oppure se si è stanchi e poco concentrati, o ancora quando si è un po’ di fretta. Le ferite alle mani possono essere medicate in casa lavando bene la zona interessata con acqua corrente. Quindi si disinfetta con una soluzione non alcolica e si tampona con una garza o un fazzoletto pulito per permettere al sangue di coagularsi. Infine si applica un cerotto. Quando però il trauma è importante o la ferita è più estesa è necessario assicurarsi che la mano si muova normalmente e che le dita abbiano mantenuto la sensibilità, insomma che non vi siano lesioni ai nervi. In caso di dubbio, è bene recarsi in un Pronto soccorso specializzato, dove è presente un chirurgo della mano. Se la lesione è provocata non da strumenti per la cucina, ma da oggetti arrugginiti, spine di ortaggi o di fiori, è opportuno effettuare la vaccinazione antitetanica se questa non è stata eseguita di recente.
Più attenzione ai bambini
A proposito di lockdown e incidenti domestici, se in cucina ci sono bambini piccoli, la prudenza va moltiplicata per mille. I bimbi, infatti, mettono le mani un po’ ovunque, sono attratti da lame e coltelli lucenti e per loro rappresenta un rischio anche il contenuto bollente di una pentola sui fornelli. È giusto permettere loro di pasticciare un po’ in cucina, soprattutto per lasciar esercitare la manualità e la creatività in un periodo che li ha costretti in casa più del solito. È bene però attrezzare un angolo sicuro, lontano il più possibile da forno acceso e fornelli, ponendo coltelli, forbici, spiedi lontano dalla loro portata. Le pentole sul fuoco possono vanno posizionate sui fornelli più interni, con i manici rivolti dalla parte opposta rispetto al bambino e si dovrebbe prendere l’abitudine di utilizzare le specifiche griglie di protezione per i fornelli. Per distrarli, si può permettere di maneggiare cucchiai di legno, contenitori in plastica, matterelli di piccole dimensioni in modo che siano impegnati in modo gratificante ma sicuro. Se si verifica una ferita e soprattutto un’ustione, anche se di piccole dimensioni, è opportuno contattare il pediatra o recarsi al pronto soccorso.