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Londra. I genitori di Charlie si arrendono: «Non siamo riusciti a salvarti»

La famiglia ha ritirato la richiesta di trasferirlo negli Usa per la cura sperimentale. "Charlie aveva una possibilità concreta di migliorare". Il giudice: confermo il mio verdetto.-
I genitori del piccolo Charlie Gard "ora devono affrontare la realtà, cioè che è nel migliore interesse di Charlie morire. Confermo il mio verdetto di aprile". Così Mr Justice Nicholas Francis, mette la parola fine alla vicenda del piccolo Charlie Gard, il bimbo di 11 mesi colpito da una malattia rarissima, per la cui vita i genitori hanno combattuto una battaglia durissima. "Nessuno di noi può comprendere l'agonia dei genitori", ha detto il giudice nell'udienza decisiva per Charlie, raccontata su Twitter da Joshua Rozemberg della Bbc.
A proposito della risonanza del caso a livello internazionale, e delle polemiche scaturite, il giudice ha sottolineato che i commenti
"dell'opinione pubblica si sono basati su incomprensioni. Voglio pagare un tributo a Chris e Connie. Nessun genitore avrebbe potuto fare di più". Ma anche l'ospedale aveva le sue ragioni, ha ribadito il giudice, e si è comportato in modo corretto.
"Le mie decisioni, prese l'11 aprile con un cuore pesantissimo, sono state accolte. Ma gli avvocati dei genitori hanno detto che avrebbero presentato nuove prove", ricorda il giudice. All'epoca "Hirano non aveva visto Charlie", ha sottolineato Mr Justice. "Se un medico deve presentare delle prove a questa corte, dovrebbe vedere prima il paziente".
"La notizia che Charlie fosse un prigioniero del Servizio sanitario inglese è l'antitesi della verità. Ecco perché il Gosh ha dovuto
presentarsi davanti alla corte indipendente", ha detto il giudice. "Solo leggendo i quattro giudizi i commentatori potranno comprendere il quadro completo". "I cuori dell'ospedale e del suo personale vanno a Charlie ed ai suoi genitori", ha detto dal canto suo il legale del Gosh, annunciando a breve un nuovo comunicato dell'ospedale.
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"Charlie aveva una possibilità concreta di migliorare", "ora non sapremo mai che cosa sarebbe accaduto se avesse ricevuto il trattamento" sperimentale negli Usa. Così Connie Yates, la madre di Charlie Gard. Il legale dei genitori ha annunciato all'Alta corte di Londra che essi rinunciano alla richiesta di portarlo negli Stati Uniti per le cure sperimentali. Charlie avrebbe potuto vivere una vita normale, ha detto ancora la madre, se fosse stato consentito prima alla famiglia di sottoporlo alle cure.
"Lasceremo andare nostro figlio con gli angeli". I genitori di Charlie Gard sospendono dunque la battaglia legale per continuare le cure per loro figlio affetto da una malattia degenerativa incurabile. Di fronte alla sede dell'Alta Corte a Londra, che dovrà stabilire definitivamente lo stop alle cure, i genitori hanno letto un comunicato ai giornalisti, chiedendo il massimo rispetto per la privacy della loro famiglia. "Passeremo questi ultimi giorni vicino a Charlie - hanno detto - che purtroppo non potrà compiere il suo primo anno di vita, cosa che sarebbe accaduta tra due settimane. Siamo profondamente dispiaciuti per non essere riusciti a salvarti, ma ti amiamo moltissimo e continueremo a farlo in futuro".
da www.avvenire.it
@Riproduzione Riservata del 24 luglio 2017

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