L’orsetto "made in Pavia" che fa i prelievi di sangue ai bambini
di Donatella Zorzetto
Pavia, il dispositivo inventato da una delle start up finanziate dal Comune: segnala al medico le vene dei bambini e facilita l’esame.-
PAVIA. Un orsetto di peluche che aiuta i bimbi a non aver paura degli aghi, un giocattolo che consente ai medici di fare velocemente un prelievo del sangue ai più piccoli. È made in Pavia l’apparecchiatura “Vein Show” inventata dal medico pediatra milanese (ma di origini palestinesi) Raed Selmi, e perfezionata insieme a sei studenti della laurea magistrale in International business & Entrepreneurship dell’Università di Pavia. Dal nuovo dispositivo, premiato dal Comune nell’ambito dell’iniziativa Univenture, con un contributo di 5.000 euro, è nata un’azienda che porta il nome “Vein Show Med Tech”, che ha sede al Polo tecnologico di Pavia. Questa è una delle 16 imprese, tra le quali si contano diverse start up, che il Comune nel 2016-2017 ha sostenuto, garantendone anche l’occupazione, attraverso tre bandi e Univenture, stanziando complessivamente 390.000 euro.
“Vein Show” è l’esempio più evidente della creatività applicata al campo della medicina. Il team di sei studenti pavesi che ha lavorato al progetto era formato da Michele Tessari, Francesco Sgambuzzi, Marco Cattaneo, Guido Gusmaroli, Tamika Kampini e Kaoutar Ghanane: insieme hanno sviluppato il business plan del prodotto. Tessari, 22 anni, poi ha proseguito la sua strada con la costituzione della Srl, insieme a Raed Selmi e alla moglie di questi, Amal. Gli altri cinque hanno preso strade diverse.
«“Vein Show” è un dispositivo che alla vista sembra un peluche. In realtà è un tubo illuminato con luci a led rosse che, applicato al braccio del bambino, e unito ad un laccio emostatico che si adatta ad esso, permette di evidenziare il reticolo venoso – spiega Tessari –. Così il medico può andare a colpo sicuro, si evita sofferenza al bambino e si risparmiano soldi in inutili tentativi. Perchè nei bimbi le vene sono più piccole, ed è difficile individuarle facilmente».
«Grazie a questa idea e al nostro lavoro è nata l’azienda a Pavia – prosegue Tessari –. Adesso stiamo costruendo un prototipo commercializzabile e cerchiamo finanziatori. Poi passeremo a test clinici e alle pubblicazioni. Infine dovremo ottenere le certificazioni Ue e potremo mettere il dispositivo in commercio. Pensiamo di riuscirci entro dicembre 2019».
Come potrà essere utilizzato “Vein Show”? È lo stesso Tessari ad indicarne l’ambito di applicazione: «L’apparecchiatura potrà essere impiegata da operatori specializzati facilitandone l’attività di tutti i giorni. Mi riferisco ad ospedali, ambulanze, Pronto soccorso, reparti di emergenza e laboratori di analisi chimiche».
da www.laprovinciapavese.gelocal.it
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