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Mani pulite in vacanza: le regole (facili) dell’igiene in viaggio

di Elena Meli

Nessun timore a toccare i sedili di aerei e treni, occhio invece ai soldi. E quanto alle toilette, sfatiamo alcuni luoghi comuni sul water.-

Per vacanze a prova di germi (e infezioni) meglio stare attenti a dove si mettono le mani. Lavandole bene dopo aver toccato le banconote, per esempio, perché stando a uno studio su Frontiers in Microbiology la superficie dei soldi è un ambiente assai gradito a batteri patogeni come l’Escherichia Coli.

Le regole per non rischiare sono poche e semplici, secondo a un decalogo per l’igiene delle mani stilato di recente da Sofidel con l’aiuto di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano.

 «In viaggio non temete i touchscreen delle biglietterie e dei check-in o i sedili di aerei e treni: sopra ci sono batteri a miliardi, ma non pericolosi» dice Pregliasco.
«Nei bagni di ristoranti, autogrill o locali, maniglie, rubinetti e asciugamani elettrici sono peggio della tavoletta del wc, meno “contagiosa” di quanto si pensi, se non è visibilmente sporca: il copriwater non serve, meglio allontanarsi dopo aver tirato l’acqua per non inalare un aerosol di batteri.
E poi, asciugate le mani con la carta anziché con il getto d’aria, che può propagare germi, e appoggiate la carta anche sulla maniglia per uscire».

A casa o in albergo, sì alla doccia, più neutra della vasca che può diventare un terreno di coltura per i batteri.

Poiché i tavoli dei ristoranti non sempre sono il massimo dell’igiene, soprattutto in spiaggia, non appoggiateci le posate.

«Per evitare infezioni, ovunque, rimane valido il consiglio di lavare spesso e bene le mani con sapone liquido e acqua tiepida o calda, asciugandole poi con estrema cura».

da www.iodonna.it

@Riproduzione Riservata del 12 luglio 2017

 
 

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