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«MOLTI BATTEZZATI VIVONO COME SE CRISTO NON ESISTESSE »

di Eugenio Arcidiacono

Francesco ha sottolineato l'unità dei cristiani emersa nell'incontro con i patriarchi di ieri a Bari e, commentando il racconto evangelico sulla predicazione di Gesù rifiutata proprio a casa sua, a Nazareth, ha richiamato la necessità per ogni cristiano di dimostrare nei gesti concreti della vita l'appartenza alla sua comunità. Alla fine, un saluto per confortare i brasiliani presenti in piazza San Pietro, delusi per l'esclusione della loro squadra dai Mondiali: «Ci sarà una prossima volta! »

In una piazza San Pietro gremita di 20 mila fedeli, papa Francesco ha commentato la pagina evangelica di Marco al capitolo 6 che presenta Gesù che ritorna a Nazaret e di sabato si mette a insegnare nella sinagoga. Tutti si erano radunati per sentirlo perché la sua fama si era diffusa ben oltre la Galilea. "Ma quello che poteva profilarsi come un successo, si tramutò in un clamoroso rifiuto, al punto che Gesù non poté operare lì nessun prodigio, ma solo poche guarigioni", ricorda il Papa. La gente resta perplessa: non comprende come possa avere tanta sapienza un umile figlio di un falegname. E alla fine si scandalizza e Gesù commenta con l'espressione divenuta proverbiale:  «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria»

"Secondo gli abitanti di Nazaret, Dio è troppo grande per abbassarsi a parlare attraverso un uomo così semplice!", dice il Papa. "È lo scandalo dell’Incarnazione: l’evento sconcertante di un Dio fatto carne, che pensa con mente d’uomo, lavora e agisce con mani d’uomo, ama con cuore d’uomo, un Dio che fatica, mangia e dorme come uno di noi. Il Figlio di Dio capovolge ogni schema umano: non sono i discepoli che hanno lavato i piedi al Signore, ma è il Signore che ha lavato i piedi ai discepoli (cfr Gv 13,1-20). Questo è un motivo di scandalo e di incredulità non solo in quell’epoca, in ogni epoca, anche oggi".

E proprio pensando all'oggi, il Papa aggiunge che "anche ai nostri giorni infatti può accadere di nutrire pregiudizi che impediscono di cogliere la realtà. Ma il Signore ci invita ad assumere un atteggiamento di ascolto umile e di attesa docile, perché la grazia di Dio spesso si presenta a noi in modi sorprendenti, che non corrispondono alle nostre aspettative. Pensiamo insieme a Madre Teresa di Calcutta, per esempio. Una suorina piccolina - nessuno dava dieci lire per lei – che andava per le strade per prendere i moribondi affinché avessero una morte degna. Questa piccola suorina con la preghiera e con il suo operato ha fatto delle meraviglie! La piccolezza di una donna ha rivoluzionato l’operato della carità nella Chiesa".

Gesù ci invita a superare ogni pregiudizio, dice Francesco: "Si tratta di avere fede: la mancanza di fede è un ostacolo alla grazia di Dio. Molti battezzati vivono come se Cristo non esistesse: si ripetono i gesti e i segni della fede, ma ad essi non corrisponde una reale adesione alla persona di Gesù e al suo Vangelo. Ogni cristiano  - tutti noi, ognuno di noi - è chiamato ad approfondire questa appartenenza fondamentale, cercando di testimoniarla con una coerente condotta di vita, il cui filo conduttore sempre sarà la carità".

Dopo l'Angelus, il Pontefice ha voluto ricordare la giornata di ieri: "A Bari, con i Patriarchi delle Chiese del Medio Oriente e i loro Rappresentanti abbiamo vissuto una speciale giornata di preghiera e riflessione per la pace in quella regione. Rendo grazie a Dio per questo incontro, che è stato un segno eloquente di unità dei cristiani, e ha visto la partecipazione entusiasta del popolo di Dio"

Poi una preghiera speciale per i marittimi e i pescatori, perché oggi ricorre la “Domenica del Mare”: "Prego per loro e per le loro famiglie, come pure per i cappellani e i volontari dell’Apostolato del Mare. Un ricordo particolare per coloro che in mare vivono situazioni di lavoro indegno; come pure per quanti si impegnano a liberare i mari dall’inquinamento". Infine, da sudamericano e appassionato di sport, un affettuoso pensiero ai brasiliani presenti in piazza, delusi per l'eliminazione della loro squadra dai Mondiali di calcio: "E vedo bandiere brasiliane … Saluto i brasiliani e coraggio! Un’altra volta ci sarà!"

da w2ww.famigliacristiana.it

@Riproduzione Riservata del 08 luglio 2018

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