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Natalità, guardare a Est per trovare qualche risposta

di Luca Volontè
da www.lanuovabq.it
@Riproduzione Riservata del 18 maggio 2021

Natalità, il ministro della Famiglia Bonetti dice di guardare alla Francia, ma i dati della decrescita demografica francese sono noti a tutti. Se proprio vogliamo guardare all'estero bisogna rivolgersi alle iniziative politiche dei paesi dell’Est, i più colpiti dalla decrescita demografica in passato, i cui governi di colore politico diverso stanno affrontando la gelata demografica con politiche family friendly efficaci e comuni: Romania, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Bulgaria.-

Bene ha fatto la Bussola (QUI e QUI) a descrivere ‘il bluff’, la delusione e le occasioni mancate (PNNR, Delega Fiscale, scomparsa persino dal dibattito del ‘fattore famiglia’) degli Stati Generali per la Natalità. Si sarebbe dovuto mettere a tema la tragedia dell’estinzione del popolo italiano ed invece ci si è limitati ad uno show mass mediatico. La notizia sugli Stati Generali si è sciolta come neve al sole in pochi giorni. Sia il Governo, sia gli Stati Generali hanno dimenticato le Famiglie Numerose, da tempo critiche con l’attuale formulazione dell’assegno unico, a causa del quale perderanno una parte dei sostegni (da fame) che oggi ricevono. Solo lo scorso 15 Aprile, c’è stato il primo confronto tra l’Associazione delle famiglie numerose e il Ministro Bonetti, dubbi e preoccupazioni rimangono immutati visto che «dal 2005 al 2020 la povertà assoluta delle famiglie numerose è passata dal 3,8% del 2006 al 20,7% del 2020».

Non c’è coscienza della dimensione della tragedia italiana e così facendo è ovvio che l’estinzione proseguirà senza sosta.

Il Governo italiano, intanto, dice di guardare alla Francia, ha detto il Ministro della Famiglia Elena Bonetti in una recente intervista. I dati della decrescita demografica francese sono noti a tutti, le riduzioni sostanziose degli aiuti famigliari introdotte dal Governo Hollande e dal Governo Macron stanno producendo una decrescita infelice della natalità nel paese (più di due figli nel 2010, meno di 1,8 oggi).

I giovani italiani desidererebbero aver figli, un recente studio dimostra che per il 52% i figli sono considerati un arricchimento, eppure l’indagine EURES sui giovani italiani del 17 Maggio mostra  che il 50% dei giovani italiani vive ancora con i genitori. Come la politica italiana risponde a questo desiderio di natalità, famiglia e, allo stesso tempo, di insicurezza che vivono i giovani? Se la risposta è il silenzio tombale dei giorni scorsi, la fine del popolo italiano è segnata. 

C’è dove guardare e dove imparare, lo stesso Presidente Blangiardo, ha mostrato esempi virtuosi di alcuni paesi. Le iniziative politiche di alcuni paesi dell’Est, i più colpiti dalla decrescita demografica in passato, dovrebbero essere presi ad esempio. Romania (sino allo scorso anno governata dai Socialista); Slovacchia (sino allo scorso anno governata dai Socialisti ora dai moderati e populisti), Polonia (governata dai conservatori), Ungheria (governata da Popolari/conservatori), Repubblica Ceca (governata dai Liberali). Governi di colore politico diverso che stanno affrontando la gelata demografica con politiche family friendly efficaci e di cui più volte abbiamo parlato da queste colonne. É dei giorni scorsi la notizia che il Gruppo di Visegrad ha stabilito una solida e continua collaborazione trai i paesi per promuovere le politiche famigliari e della natalità. L’Italia in via di estinzione e l’attuale Governo non può permettersi alcun pregiudizio politico se vuole evitare l’estinzione del popolo. Le priorità dimenticate dagli interventi degli Stati Generali sono molte (solo per citarne alcune: desiderio giovanile di famiglia e figli e mancanza di risposte della politica, riordino delle imposte regionali e locali in funzione della composizione dei nuclei famigliari, rivoluzione della politica dei costi dei trasporti per i figli o dei servizi sportivi e ricreativi), il grande assente è stato anche il matrimonio.

Esistono ricerche ampie e consolidate di studiosi e scienziati stimati in tutto il mondo che dimostrano come il matrimonio (stabilità/responsabilità) e la sua creatività di virtù personali e comunitarie, sia un fattore determinante non solo per la coesione sociale e l’eguaglianza ma anche per la natalità . Investire sulla famiglia e natalità significa premiare concretamente la stabilità famigliare, un taglio netto di tasse in proporzione agli anni di matrimonio. Una stravaganza? No, sarebbe un atto di giustizia. Quel che è certo è che la Bulgaria, paese in estinzione, potrebbe usare una parte consistente dei fondi del green deal europeo per risalire la china demografica mentre l’Italia ha dimenticato di scrivere questa priorità nel proprio Recovery Plan Nazionale (PNRR). È questa è una follia.

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