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«NON C’È SITUAZIONE FAMILIARE PRECLUSA AL CAMMINO DI RISURREZIONE»

di Annachiara Valle

Nella prima domenica dopo Natale la Chiesa ricorda la Santa Famiglia di Nazaret. E Francesco sottolinea che «ogni volta che le famiglie, anche quelle ferite e segnate da fragilità, fallimenti e difficoltà, tornano alla fonte dell’esperienza cristiana, si aprono strade nuove e possibilità impensate». Infine la preghiera per i fratelli copti d'Egitto vittime degli ultimi attentati.-

Nessuna situazione familiare è fuori dalla possibilità di salvezza. Papa Francesco, nell’ultimo Angelus dell’anno, parla della Santa Famiglia di Nazaret e ricorda che «non c’è situazione familiare che sia preclusa a questo cammino nuovo di rinascita e di risurrezione. Ogni volta che le famiglie, anche quelle ferite e segnate da fragilità, fallimenti e difficoltà, tornano alla fonte dell’esperienza cristiana, si aprono strade nuove e possibilità impensate».
Il Vangelo della prima domenica dopo il Natale invita a riflettere sull’esperienza vissuta da Maria, Giuseppe e Gesù e sull’offerta del figlio Gesù a Dio. Un’offerta che ci ricorda che «tutti i genitori sono custodi della vita del figlio e non proprietari e devono aiutarlo a crescere». Offrire Gesù a Dio portandolo al tempio «sottolinea che soltanto Dio è il Signore della storia individuale e familiare; tutto ci viene da Lui. Ogni famiglia è chiamata a riconoscere tale primato, custodendo ed educando i figli ad aprirsi a Dio che è la sorgente stessa della vita. Passa da qui il segreto della giovinezza interiore, testimoniato paradossalmente nel Vangelo da una coppia di anziani, Simeone e Anna». In particolare «il vecchio Simeone, ispirato dallo Spirito Santo dice a proposito del bambino Gesù: “Egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”. Queste parole profetiche rivelano che Gesù è venuto per far cadere le false immagini che ci facciamo di Dio e anche di noi stessi; per “contraddire” le sicurezze mondane su cui pretendiamo di appoggiarci; per farci “risorgere” a un cammino umano e cristiano vero, fondato sui valori del Vangelo».
Il Papa insiste anche sulla gioia che è data dai figli. «Tutti lo sappiamo. Essi sono destinati a svilupparsi e fortificarsi, ad acquisire sapienza e accogliere la grazia di Dio, proprio come è accaduto a Gesù», insiste papa Francesco. E proprio questa è la missione della famiglia: «Creare le condizioni favorevoli per la crescita armonica e piena dei figli, affinché possano vivere una vita buona, degna di Dio e costruttiva per il mondo».
Infine, dopo aver ricordato «i fratelli Copti Ortodossi d’Egitto, colpiti due giorni fa da due attentati a una chiesa e a un negozio nella periferia del Cairo» il Papa invita a ringraziare Dio per tutti i doni ricevuti nel corso dell’anno e anche per tutti i momenti in cui Dio è stato vicino nelle difficoltà.
da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 31 dicembre 2017
 

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