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Partorisce in casa guidata al telefono dal 118

di Adriano Agatti
La storia da Gropello Cairoli: il bambino anticipa i tempi, un infermiere della centrale operativa guida marito e moglie durante il travaglio in casa.-

GROPELLO CAIROLI. Parto guidato al telefono dalla centrale operativa del 118. Pasqualino Randoni, assistito da un infermiere, si è trasformato in ostetrico e ha aiutato la moglie Cecilia Cavalli a partorire in casa un bellissimo maschietto, Gabriele, che pesa oltre tre chili. Mamma e neonato sono ricoverati nel reparto di ostetricia del San Matteo e stanno benissimo. In pochi giorni saranno dimessi.
Una storia stupenda e decisamente particolare quella successa ieri verso mezzogiorno a Gropello Cairoli. Cecilia Cavalli, una donna di 34 anni, avrebbe dovuto partorire il 3 maggio prossimo. «Non mi aspettavo che si sarebbero rotte le acque proprio oggi – spiega la donna dal suo letto di ostetricia – perché la data prevista per il parto era all’inizio di maggio. È successo tutto all’improvviso e in modo inaspettato. Ero sola in casa con mio marito e ho iniziato a sentire le prime contrazioni».
L’uomo, quando si è accorto delle doglie, ha chiamato subito la centrale operativa del 118. Ha spiegato la situazione ed è stata inviata un’ambulanza e il mezzo infermieristico da Garlasco, ma i tempi erano strettissimi. «Dopo pochi minuti l’uomo ha richiamato – spiega Annibale Navoni, l’infermiere che ha gestito la situazione nel migliore dei modi. – Era agitatissimo, quasi non riusciva a parlare. “Sta partorendo adesso”, mi ha detto disperato, “spiegatemi cosa devo fare perché non so da che parte iniziare”».
L’infermiere ha messo il telefono in viva voce e sotto la supervisione della dottoressa Manuela Guerci, di turno in centrale operativa, ha dato le prime indicazioni. «Gli dicevo di stare calmo e di mettere un cuscino sotto la schiena della moglie – spiega Annibale Navoni. – Le ho spiegato di spingere quando aveva le contrazioni, e così ha fatto. Moglie e marito sono stati bravissimi. In pochi minuti la donna ha partorito. Gabriele si è messo subito a piangere, un ottimo segnale. E così ho detto al padre di avvolgerlo in una salvietta. E’ stata una esperienza bellissima durata pochi minuti».
Annibale è un infermiere professionale esperto. «Ho vissuto una esperienza simile alcuni anni fa a Vigevano, ma resta sempre una grande emozione – racconta. – A volte succede che i parti avvengano sulle ambulanza oppure in casa, con l’ausilio diretto del personale medico. Ma, guidati al telefono, sono rari. Sono felice per quella coppia».
Dopo pochi minuti nell’abitazione di Gropello è arrivata l’ambulanza del 118 con l’infermiere. Alla donna e al neonato sono state prestate le prime cure, poi sono state trasportati a Pavia e ricoverati in ostetricia. I primi controlli sul bimbo hanno dato esito positivo. «È il nostro secondo figlio – spiega Cecilia con un grande sorriso – e sono felicissima.

Voglio ringraziare l’infermiere del 118 che ha avuto la pazienza di stare al telefono con mio marito Pasqualino, mi ha dato l’aiuto decisivo per partorire. Ringrazio anche l’equipaggio del 118 arrivato poco dopo e il personale di ostetricia».
da www.laprovinciapavese.gelocal.it
@Riproduzione Riservata del 12 aprile 2018
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