Piercing, microdermal piercing e tatuaggi: come regolarsi con figli adolescenti?
di Alberta Mascherpa
da www.bimbisaniebelli.it
@Riproduzione Riservata del 22 dicembre 2023
Cosa fare quando gli adolescenti chiedono piercing, microdermal piercing e tatuaggi? I genitori non sanno bene come regolarsi oscillando tra un divieto assoluto e una concessione senza controllo. Vediamo un po' come comportarsi.-
Il tema è controverso e difficile da affrontare. I genitori si trovano spesso spiazzati davanti alla richiesta di piercing, microdermal piercing e tatuaggi di figli adolescenti e non sanno come regolarsi. Ecco allora quello che dovrebbero tener presente per evitare qualsiasi rischio ai figli.
Piercing, microdermal piercing e tatuaggi: che cosa sono?
Molti di noi genitori sono stati affascinati durante l’adolescenza dalla moda del tatuaggio sul corpo che spesso è stata accompagnata a quella dei piercing. Nonostante ciò, bisogna sempre un po’ capire come affrontare e comportarsi di fronte a richieste dei propri figli di voler fare ad esempio un septum, ovvero il buco alla base del naso o un bridge, cioè il piercing nella parte superiore del setto nasale, tra gli occhi. Per chi non è avvezzo al mondo dei tattoo e dei piercing, è importante imparare anche i termini delle perforazioni sulla pelle, almeno quelle più usate e diffuse. Se tongue identifica il piercing alla lingua, per quelli della bocca ci sono diverse tipologie di decorazione che vanno dal medusa, il piercing al centro del labbro superiore al labret fatto a destra o a sinistra del labbro inferiore fino allo spider bite, il morso del ragno, costituito da una serie di labret messi uno a fianco dell’altro.
Accanto al piercing all’ombelico, uno dei più richiesti dalle ragazze, ci sono poi tutta una serie di piercing fatti all’orecchio, l’area in genere più forata. Oltre al lobo allargato che prevede l’inserimento di un dilatatore ci sono il trago, il piercing fatto nel piccolo pezzo di cartilagine davanti all’apertura del condotto e l’industrial che prevede di fare due fori nella parte superiore dell’orecchio unendoli con una barra. Ulteriore richiesta degli adolescenti può essere quella di un microdermal piercing., un’evoluzione del piercing che può essere fatta in molti punti del corpo, ad esempio a livello lombare. Consiste nell’impianto sottopelle di un elemento a forma di ancoretta su cui viene agganciato un gioiello con un brillantino che rimane appoggiato alla cute.
Perché gli adolescenti li chiedono?
Al di là di cosa chiedono, quello che conta per un genitore, oltre al far capire al proprio figlio che viene ascoltato, è scoprire se si nasconde qualcosa dietro la richiesta di piercing, microdermal piercing e tatuaggi di figli adolescenti. Il bisogno di disegnare o di decorare il corpo forandolo può essere infatti un tentativo di gestire in un modo originale il rapporto con il proprio corpo che risulta sempre difficile nell’età della crescita. Tatuaggi e piercing possono in rari frangenti rappresentare un modo per sentirsi uguali agli altri e per farsi accettare dal gruppo dei pari. Sono molti invece i giovani che li fanno perché in loro vedono un altro mezzo tramite il quale esprimere se stessi, affermare la propria identità.
Ci sono anche casi in cui i tatuaggi sono stati utilizzati per nascondere cicatrici (es. cicatrici del tumore al seno, brutti incidenti,..) che facevano sentire a disagio le persone che le avevano. Queste persone grazie ai tatuaggi si sono di nuovo sentiti bene nel proprio corpo.
Come comportarsi rispetto alle richieste dei figli
Un atteggiamento negativo oppure oppositivo davanti alle richieste di piercing, microdermal percing e tatuaggi di figli adolescenti non sortisce grandi risultati. Al contrario rischia di creare una frattura da genitori e figli che finisce per esasperare il clima di tensione che spesso caratterizza i rapporti tra adulti e adolescenti in crescita. Il primo punto su cui i genitori dovrebbero soffermarsi è indagare le ragioni che spingono un ragazzo a tatuarsi o farsi un piercing. Se ci si rende conto che questo desiderio, insieme ovviamente ad altre manifestazioni, nasconde una difficoltà a rapportarsi con il proprio corpo o addirittura un rifiuto può essere il caso di chiedere il supporto di un professionista. Al di là di questo, è sempre basilare ascoltare le motivazioni che i figli danno al momento della richiesta di un tatuaggio o un piercing. Importante anche sottolineare con molta chiarezza che, soprattutto nel caso del tatuaggio, la scelta è per così dire irreversibile e che va quindi ponderata con estrema calma e serietà.
I genitori potrebbero ad esempio visitare insieme ai ragazzi gli studi dei tatuatori o dei piercer, sentire parlare un esperto e vedere i loro lavori potrebbe rassicurare mamma e papà e chiarire le idee ai ragazzi. Spesso confrontarsi con i professionisti può aiutare gli adolescenti a vedere la situazione dal punto di vista più “oggettivo” e non vedere un semplice “sei sicuro di volerlo fare?” come un gesto di controllo del genitore. Mostrate ai vostri figli che li ascoltate davvero e non volete dirgli no a prescindere, che li volete trattare come adulti.
Potreste proporre di aspettare la maggiore età per fare dei tatuaggi così da non chiudere la porta ma dare all’adolescente il tempo di rifletterci. Parlare del lato economico, valorizzare il fatto che si tratta di una decisione importante perché i tatuaggi sono per sempre, ma anche che non sono così economici. E che anche la rimozione laser sarebbe una spesa molto alta. Si può proporre di mettere da parte i soldi per poterli fare, per esempio tenendoli da parte da paghette, lavori estivi ect. In questo modo offrite loro anche un’opportunità per rendersi effettivamente conto del valore del denaro e di quanto ci voglia per mettere da parte dei soldi.
Piercing, microdermal piercing e tatuaggi: i possibili rischi
Davanti alla richiesta di piercing, microdermal percing e tatuaggi di figli adolescenti i genitori dovrebbero anche fare subito chiarezza sui possibili rischi che queste pratiche comportano. Un primo rischio è rappresentato dalle reazioni allergiche agli inchiostri usati per disegnare sulla pelle, più frequenti nei soggetti a tendenza allergica. Con il tatuaggio e il piercing si possono trasmettere infezioni batteriche ma anche pericolosi virus come quello dell’epatite B e C. Il piercing inoltre può essere responsabile di infiammazione cronica che può favorire forme infiammatorie ricorrenti. Anche la formazione di cicatrici o di cheloidi, lesioni cicatriziali di grandi dimensioni, è un rischio concreto. Tuttavia quando si entra nello studio di un professionista, viene già indicato e spiegato come curare tatuaggi e piercing. Per questo motivo la cosa più importante è aiutare i ragazzi a scegliere uno studio adeguato e sicuro, in modo da evitare spiacevoli conseguenze.
Come curare tatuaggi, piercing e altri segni sul corpo
I genitori dovrebbero anche informare i figli adolescenti che la scelta di un tatuaggio o di un piercing comporta anche il prendersene cura con scrupolosa attenzione. Nel caso del piercing e del microdermal piercing è importante curare la ferita fino a completa cicatrizzazione con lavaggi e disinfezioni almeno tre volte al giorno. I tempi di cicatrizzazione variano ovviamente da soggetto a soggetto ma sono comunque molto dilatati: si va dalle 6/8 settimane per il lobo dell’orecchio ai 6/8 mesi per il setto nasale fino all’anno per la cartilagine dell’orecchio e l’ombelico. Anche il tatuaggio, una volta fatto, va tenuto pulito lavando la zona con acqua tiepida e sapone neutro e ipoallergenico, senza strofinare ma asciugando la parte tamponandola con un panno morbido. Occorre poi prestare molta attenzione a non eliminare le crosticine, magari grattandosi, che si formano sulla superficie del tatuaggio e che fanno parte del processo di rigenerazione della cute. Sul tatuaggio in fase di guarigione può essere applicata una crema idratante e lenitiva a base in genere di pantenolo. Quello che conta comunque è che il genitore sottolinei al figlio la necessità di rispettare scrupolosamente le indicazioni date da chi esegue il tattoo o il piercing. Tra queste c’è anche quella di non esporre al sole un tatuaggio appena fatto e non va sottoposto a stress o sollecitazioni come quelle derivate dal contatto con il cloro delle piscine o l’acqua del mare. Attenzione quindi alla scelta del periodo in cui eseguirlo che non dovrebbe mai essere in prossimità dell’estate.
Piercing, microdermal piercing e tatuaggi: come regolarsi
Assumere una posizione conflittuale nei confronti delle richieste di piercing, microdermal percing e tatuaggi di figli adolescenti rischia di spingerli a fare queste pratiche all’insaputa dei genitori, con rischi maggiori per la salute. Quello che conta infatti, e che gli adulti devono precisare con chiarezza agli adolescenti, è che piercing, microdermal piercing e tatuaggi vengano sempre eseguiti da professionisti qualificati, in luoghi idonei che rispettano scrupolosamente corrette regole di igiene. Le infezioni sono infatti le complicazioni più frequenti. Per evitarle è importante che l’ambiente dove vengono effettuate queste pratiche sia pulito, che vengano usati aghi, tubi e inchiostri usa e getta, in confezione sigillata che il professionista deve aprire al momento dell’utilizzo, sempre indossando guanti sterili. Occorre quindi far presente tutto questo ai ragazzi avvisandoli che, se si dovessero accorgere che non vengano rispettate queste importanti normi, sarebbe opportuno che si rivolgessero altrove. Da tutto questo se ne possono dedurre alcuni consigli che possono essere d’aiuto per i genitori.
- Esprimete pure il vostro dissenso verso queste pratiche ma tenete conto che un divieto perentorio e tassativo potrebbe spingere i ragazzi a comportamenti trasgressivi che li espongono a rischi ancora maggiori.
- Provate a parlare con i figli in modo che possano riflettere sul passo che stanno per compiere: un tatuaggio resta per sempre mentre togliere un piercing quando non piace più può lasciare cicatrici e segni sulla pelle.
- Invitateli a prendere il giusto tempo per una decisione. A volte i desideri dei ragazzi sono frutto di un’infatuazione del momento. Spronarli a pensare un attimo di più alla scelta può aiutarli a non pentirsene in futuro.
- Invece di dire tassativamente di no potete procederete piccoli passi: ad esempio prima di fare il piercing all’ombelico proponete prima quello all’orecchio che può essere più facile da curare e da far rimarginare se non lo si volesse più.
In breve
Piercing, microdermal piercing e tatuaggi rappresentano per molti adolescenti un modo per affermare la propria identità in un momento di grandi cambiamenti. Come dovrebbero regolarsi i genitori? Se un divieto tassativo può essere controproducente spingendo i ragazzi a pratiche poco sicure, anche un’accettazione incondizionata può non essere positiva. Ideale sarebbe che i genitori davanti alle richieste di piercing, microdermal piercing e tatuaggi di figli adolescenti si ponessero in un atteggiamento di ascolto e di dialogo in modo da invitarli a ponderare bene la scelta tenendo conto anche dei possibili rischi, degli obblighi che comportano in tema di cura, dei risvolti futuri.