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CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

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I PRIMI DOCIMI MESI DI VITA-TAPPE DI CRESCITA : SETTIMO MESE

di Alessia Altavilla
La lallazione
Tra il 7° e il 9° mese (ma ogni bambino ha i suoi tempi) i bebè attraversano la cosiddetta fase della "lallazione" che corrisponde ai primi tentativi di esplorazione della lingua madre compiuti dal piccolo. Durante questa fase e in seguito quando il bimbo comincerà ad articolare suoni di senso compiuto, abituati a utilizzare le parole in modo corretto, correggi il bambino quando sbaglia e non usare un "gergo infantile" per assecondarlo. I bambini, infatti, imparano a parlare per imitazione. Se l'adulto parla male, anche il piccolo parlerà male.
Leggere e parlare spesso ai neonati è utile per favorire rapidamente l'apprendimento del linguaggio.
Per approfondire leggi Lo sviluppo del linguaggio e le prime parole.
La paura del buio
Intorno ai 6-8 mesi, quando il bambino comincia a sviluppare un suo primitivo apparato psichico di pensiero, il buio viene percepito come presenza intorno a sé. A quest’età, il timore legato alla mancanza della luce è ancora inconsapevole e irrazionale. È solo dopo, quando il piccolo capisce che la notte ha a che vedere con il sonno e quest’ultimo ha a che fare con una separazione, che la paura del buio diventa consapevole. Tutti i bimbi ne sono, in forme diverse, vittime. Si tratta ancora di un’angoscia legata all’idea dell’abbandono, del distacco, seppur momentaneo, dalla madre. Il non sapere cosa c’è intorno aggrava la situazione. Per aiutare il bambino a superare questo "dramma", potresti lasciargli una lucina accesa nella stanza e dargli un orsacchiotto, un foulard... che fungano da oggetto transizionale.
Al nido
Recentemente, alcuni studi hanno dimostrato che i bambini che frequentano il nido apprendono di più e più in fretta rispetto ai coetanei, sono facilitati nell'ingresso a Scuola di Infanzia, acquisiscono maggiore autostima e sono più socievoli dei bimbi affidati a tate o nonni o che rimangono a casa con la mamma. Niente sensi di colpa, quindi. Anzi, vivi quella del nido come un'occasione in più che stai offrendo al tuo bambino di crescere e diventare grande.
Come scegliere la baby sitter
Se devi tornare al lavoro e hai bisogno di una baby sitter è importante che sin da subito tu capisca a che tipo di persona vuoi affidare tuoi figlio. Puoi, infatti, optare per la ragazza giovane che rimane con lui per qualche ora, per la persona preparata con una formazione specifica nel prendersi cura dei bambini, per la straniera in Italia per studiare che si rivolga al bimbo nella sua lingua madre. In ogni caso, è fondamentale che tu impari a fidarti della persona che hai scelto e che questa sia introdotta al piccolo (e in casa) dopo un periodo di formazione di almeno un paio di settimane.
da www.bambinopoli.it
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