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CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

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«UNA RAGAZZA BUONA E DOLCE... MA LA SUA È TRANQUILLITÀ O APATIA?»

di Fabrizio Fantoni
Sono la nonna di due nipoti: la più grande, Arianna, ha 15 anni. È una ragazzina buona, dolce e tranquilla, ma ha un atteggiamento apatico e rinunciatario; niente la interessa e la entusiasma. A scuola è sempre andata in modo mediocre e disinteressato verso lo studio. Fa nuoto ed è brava, ma a parte ciò sta molto in casa, perde tempo, ciondola. Ha qualche amica, ma sono immature e infantili come lei e non le sono di stimolo. Con la madre, mia figlia, ha un buon rapporto, quando però la incalza con domande su come intende regolarsi per il suo futuro, non risponde e si stringe nelle spalle. Anche le sgridate non servono, è un muro di gomma.
Elvira

— Cara Elvirala tua lettera mi pone due domande. La prima è: cosa sta cercando di dirvi Arianna? Per me è difficile capirlo, e posso solo suggerirvi alcune ipotesi. L’atteggiamento remissivo e rinunciatario la caratterizza fin da piccola, cioè è qualcosa di strutturale? Magari è simile al carattere di uno dei genitori. Con il tempo e man mano che prenderà le distanze dalle relazioni primarie della famiglia, Arianna potrà mettere alla prova la sua motivazione a risolvere i problemi attraverso l’impegno e la determinazione. Per questo occorre favorire le esperienze fuori dalla famiglia, dove è chiamata ad assumere l’iniziativa in modo autonomo. In alternativa, queste note di carattere sono emerse nel tempo e oggi che è adolescente potrebbero esprimere una resistenza a crescere e assumere un ruolo più maturo. Come suggerisci, sceglie delle amiche che sembrano più legate all’infanzia e rafforzano questa sua tendenza. Perché un’adolescente non vuole crescere? Potrebbe essere preoccupata di non essere all’altezza delle sfide che le si presentano: nella crescita del suo corpo, nelle aspettative sulla scuola, nelle difficoltà dei rapporti con i coetanei. E allora va incoraggiata a mettersi alla prova, spingendola ad affrontare da sola le situazioni quotidiane. Sostenendola anche quando deve manifestare un atteggiamento oppositivo. È una ragazza buona e tranquilla: forse troppo? Magari, per educazione e stile familiare, tende a evitare le situazioni di conflitto e ad adattarsi eccessivamente alle richieste esterne, in modo passivo. Forse il suo atteggiamento apatico è un modo per evitare di entrare in contatto con certi lati di sé più aggressivi e critici. Con alcuni atteggiamenti interiori più aspri e che teme non vengano accettati dagli adulti. Fare i conti con la propria aggressività e imparare a utilizzarla in modo costruttivo, che vuol dire trasformarla in grinta e in determinazione, è un compito che spetta a tua nipote come a qualsiasi adolescente.

da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 19 giugno 2018

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