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TORNIAMO A RESPIRARE

da www.famigliacristiana.it

@Riproduzione Riservata del 18 giugno 2020

Sarà dedicato al respiro il festival Torino spiritualità previsto per settembre. Intanto il 19 giugno un'anteprima via facebook con la presentazione dell'ultimo libro di Vito Mancuso, È Il coraggio e la paura in uscita per Garzanti, in cui la paura è la forza che toglie il respiro e costringe alla difensiva.-

Al Respiro è dedicata la 16. edizione di Torino Spiritualità, che torna dal 24 al 27 settembre 2020 per quattro giorni di riflessione attraverso l’incrocio di fedi, culture e religioni.

Un tema che si immerge nell’oggi, nel presente segnato dall’emergenza Covid-19, per un festival che diventa occasione di approfondimento e incontro, crescita personale e scambio di idee mai alieno al mondo, mai slegato dalla vita e dalle esigenze delle persone. Anche per questo il festival cambierà forma: la situazione attuale impone regole che possono e devono diventare un’occasione per vivere la cultura in modo diverso, ma ugualmente profondo e coinvolgente. Incontri diffusi in spazi non convenzionali per vivere la città; itinerari urbani da fare insieme, alla scoperta di se stessi come parte di ciò che ci circonda; eventi online per coinvolgere il territorio nazionale, per un festival sempre più inclusivo: Torino Spiritualità cambia ma rimane se stesso, si adatta alla situazione attuale ma soprattutto la interpreta. Al centro degli incontri con filosofi, storici, sociologi, rappresentanti delle fedi e delle culture del mondo, il respiro, che abbiamo scoperto e riscoperto durante l’emergenza.

È nei mesi del lockdown che abbiamo capito che cosa significhi davvero respirare: la più automatica delle azioni è uscita dal cono d’ombra dell’abitudine. Abbiamo dovuto imparare a studiare il nostro respiro, a sorvegliarlo, a temere quello degli altri. E ancora, pensarci incapaci di respirare ha significato immaginarci privati di noi stessi, perché dal primo vagito all’ultimo fiato la nostra esistenza è il nostro respiro.

Respirare infatti svela ogni piega del sentire umano: il respiro mozzato della paura, quello trattenuto dell’attesa, l’inspirazione rapida e secca della sorpresa, il fiato grosso della fatica, il soffio profondo del raccoglimento e della preghiera. E non è un caso se il respiro innerva tutte le tradizioni filosofiche e spirituali: è pneuma della grecità classica, è l’alito vitale che Dio insuffla nell’uomo, è il prana della tradizione indiana. Ma gemello del respiro è anche il passo duplice con cui conosciamo il mondo e lo elaboriamo: un’inspirazione, per portare il fuori dentro di noi, e un’espirazione, per restituire in visioni, parole e pensieri ciò che abbiamo preso.

Aspettando il festival: nei due weekend che precedono l’avvio della manifestazione tornano le Camminate spirituali, per ossigenare cuore e mente tra valli e boschi. Ma quest’anno le mete non saranno solo montane, perché anche in città, con le giuste guide, è possibile godere della bellezza della natura.

Anteprima di Torino Spiritualità onlinevenerdì 19 giugnoore 18.30 in diretta sulla pagina Facebook del Circolo dei lettori, su quella di Torino Spiritualità e su Circolo dei lettori Vito Mancuso, scrittore e teologo, presenterà il suo ultimo libro in anteprima con Armando Buonaiuto, curatore del festival. È Il coraggio e la paura in uscita per Garzanti, in cui la paura è la forza che toglie il respiro e costringe alla difensiva. Un’esperienza non soltanto negativa perché capace di fare emergere la verità su noi stessi: è solo infatti quando realizziamo di essere incatenati che possiamo intraprendere il percorso verso l’autentica libertà.

Dichiara Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritualità. «Sembra passato ben più di un anno dalla scorsa edizione. Mesi trascorsi sospendendo il fiato, per proteggere un respiro che abbiamo scoperto più labile di quanto immaginassimo, ma anche più prezioso. Adesso il tempo riprende a scorrere, le manifestazioni ritornano, si tonifica il pensiero, ma questa consapevolezza non va sciupata. Proveremo, a settembre, a fare la nostra parte».

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