di Arianna Giasi
Sono stati raggiunti importanti traguardi dalla scienza che in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante: è riuscita infatti a capire e studiare i segreti della natura , tra cui quello della vita: nascita , crescita , morte di qualunque cosa o essere vivente. Però penso che nessuna scienza sia capace di dare una risposta al mistero di un bambino concepito e nato dall'amore di due persone , e il perchè nasce una vita. Chi ha creato tutto questo? Purtroppo oggi la natura e le sue leggi sono messe in secondo piano, quello che conta è il successo, il lavoro, l'affermazione di se stessi e ...chi ha più tempo di meravigliarsi di una madre che dà alla luce un piccolo esserino ? L'uomo è diventato così egoista che vuole avere il predominio anche nel campo della vita. Un figlio diventa quasi un “di più” , un “optional” che forse non ha posto in un certo momento della vita di un padre o di una madre , che deve bussare ed entrare in punta di piedi e se dentro non c'è posto o troppo stress , viene lasciato fuori. Una coppia di genitori desidera davvero avere un figlio? Dal 1978 , anno in cui venne introdotta la legge sull'interruzione della gravidanza , ad oggi , il numero degli aborti in Italia è salito notevolmente: una vera strage degli innocenti. Ma la cosa più agghiacciante è la falsità delle persone , il bisogno di giustificare , o forse la coscienza che brucia , che nascondono un'azione così brutale dietro a falsi diritti quali la libertà e la serenità della madre , il diritto di decidere cosa farne del proprio feto ... e la mentalità comune che denuncia una carenza di appoggio a questa scelta difficile e molto sofferta. Ma quali sono i diritti della madre ? Un bimbo non ha diritto a vivere , ad avere la possibilità di provare il gusto di vedere gli occhi di colei che lo ha messo al mondo , di ridere , di gioire , di soffrire e di provare emozioni come tutte le altre creature della terra ? E un ragazzo con problemi non ha forse il diritto di provare dolore , anche se in modo ingiusto . Ma almeno l'opportunità di gustare anche solo le piccolezze di quelle briciole di vita che potrebbe incontrare sul suo cammino ? La peggior cosa è giustificare un omicidio , come in fondo è l'aborto . Io mi chiedo : di che qualità è piuttosto la vita di chi sceglie di sopprimere la più fragile e debole delle creature ? Quella è una vita nuova , ma vuota , perchè senza valori quali la famiglia che possa garantire un contesto in cui coltivare la vita , senza verità , fatta di bugie , sofferenze , di egoismi e tanta solitudine . Forse la cosa più importante da fare è lottare per cambiare la concezione sbagliata della cultura della vita , bisognerebbe che l'uomo tornasse alle origini della propria natura , di essere dotato di ragione e di cuore e abbia il coraggio di rivedere i propri diritti di libertà , le proprie certezze e di guardare in faccia alla realtà senza mettere delle maschere di ipocrisia ed opportunismo e abbia l'umiltà di accettare il dolore , la sofferenza , la diversità non come minacce alla propria sicurezza ma come una lunga strada che porta all'amore . Questo , secondo il mio parere è cultura di vita , non avere la presunzione di poter discutere valori così alti ; come o quando la vita comincia o come o quando la vita finisce , ma avere occhi per guardarsi dentro per ricordarsi da dove veniamo , quale atto d'amore o quale scelta di vita ci abbia generato e quale Dio ci abbia concesso la possibilità di toccare con questa nostra carne la sua divinità , affidandoci nelle mani della sua più fragile creatura. Il dono della vita , che Dio ha affidato all'uomo , impone a questi di prendere coscienza del suo inestimabile valore e di assumerne la responsabilità : questo importante principio deve essere posto al centro della riflessione per risolvere i problemi morali sollevati dagli interventi artificiali sulla vita nascente e sui processi della procreazione .
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