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VOGHERA 04/12/2023: Insegnante salva la vita ad una alunna. La ragazzina stava soffocando per un boccone andato di traverso

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 04 dicembre 2023

VOGHERA – Henry Heimlich e Tiziana Malizia, due nomi che a Voghera a lungo saranno ricordati insieme. Henry Heimlich è il nome del medico statunitense che per primo ha descritto uno dei metodi più efficaci per risolvere in modo rapido molti casi di soffocamento dovuti all’ostruzione delle vie aeree. Tiziana Malizia invece è l’insegnate vogherese che, utilizzando tale manovra al meglio, in pochi fatali istanti ha salvato la vita ad una sua piccola alunna.

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Il fatto è accaduto la scorsa settimana alla scuola Dante. Siamo a Voghera, in provincia di Pavia. A raccontare qui momenti è la stessa insegnate 46enne originaria di San Severo, in provincia di Foggia.

Martedi 28 novembre è accaduto che una mia alunna di appena 5 anni mentre mangiava un mandarino, all’orario della merenda, stava soffocando. Ad un certo punto è diventata cianotica e stava per perdere conoscenza. L’ho afferrata al volo poiché avendo praticamente perso conoscenza, stava per cadere dalla sedia rischiando anche di battere la testa. Le ho dato tre colpi sulla schiena che però non hanno dato esito immediato. Allora sono passata alla manovra di Heimlich e finalmente, la bambina ha espulso il pezzo di mandarino.”

La maestra Tiziana Malizia ha quindi portato fuori dalla classe la ragazzina mettendola in posizione laterale di sicurezza. La piccola ha iniziato così a vomitare.

“Le ho misurato tutti i parametri vitali con il mio smartwatch – aggiunge l’insegnante, che ha un passato in Croce Rossa e un presente come volontaria della Protezione Civile -: aveva le pulsazioni bassissime ma poco a poco si è ripresa ed è voluta venire in braccio”.

Arrivati i sanitari del 118, precedentemente allertati, si sono accertati delle condizioni di salute della piccola, che poco dopo per precauzione è stata portata in ospedale per accertamenti.

Sanitari che hanno anche spiegato alla famiglia della ragazzina cosa sarebbe accaduto se nessuno fosse intervenuto e che l’intervento della maestra le ha salvato la vite o evitato di andare incontro a seri danni cerebrali in caso di soffocamento prolungato.

Tutto è bene quel che finisce bene… grazie alla prontezza di riflessi e al sangue freddo dell’insegnante vogherese.

LA MANOVRA (fonte wikipedia)

Quanto alla manovra di Heimlich utilizzata anche da persone senza preparazione sanitaria, perciò sempre bene conoscerla (ma in tal caso è sempre raccomandabile anche chiamare senza esitazione i servizi di soccorso, possibilmente ripartendo i compiti tra più persone: mentre la persona più idonea praticherà subito la manovra di Heimlich, altri si occuperanno immediatamente della chiamata d’emergenza. Se il soccorritore è solo con la vittima, praticherà prima la manovra di Heimlich, successivamente chiamerà i soccorsi e poi ripeterà la manovra fin dove necessario.”

Procedura una persona in piedi o seduta

La persona che pratica la manovra di Heimlich si posiziona in piedi dietro l’infortunato, parlandogli e spiegando che sta per eseguire una manovra di emergenza, ma al tempo stesso agendo con decisione. La cinge con le braccia intorno ai fianchi, sotto le braccia. Una mano è piegata con il pugno chiuso e viene posizionata con la parte del pollice appiattita contro l’addome nella zona tra lo sterno e l’ombelico. L’altra mano afferra il pugno e provoca una serie di rapide e profonde spinte verso l’alto finché l’oggetto che ostruisce le vie aeree non viene espulso.

Le spinte non devono mai comprimere o stringere la gabbia toracica, ma solo la parte molle dell’addome.

La procedura può anche essere fatta su se stessi.

Ecco come.

“Una mano va chiusa a pugno e collocata contro il proprio addome mentre l’altra l’afferra e la spinge verso l’alto con una serie di spinte finché non si liberano le vie aeree.

Altra tecnica efficace di autosoccorso è appoggiarsi con la parte alta dell’addome contro un oggetto fisso (per esempio una spalliera di un divano o di una sedia) e spingendo ripetutamente col proprio corpo verso il basso fino a che le compressioni non facilitino l’espulsione dell’ostruzione.

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