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VOGHERA 22/06/2020: Ecco com’è il nuovo Pronto Soccorso (IL VIDEO esclusivo). Sebbene terminato ma inattivo è stato un baluardo per la lotta alla pandemia di Coronavirus

da www.vogheranews.it

@Riproduzione Riservata del 22 giugno 2020

VOGHERA – Nel corso della cerimonia di consegna di un ventilatore polmonare all’ospedale di Voghera da parte dei Lions, avvenuta venerdì scorso (vedi altro articolo al link sottostante), è stata fatta, da parte delle autorità intervenute, anche una visita al nuovo pronto soccorso.

La struttura, oramai completata, doveva entrare in funzione nel mese marzo-aprile di quest’anno ma l’arrivo del ciclone coronavirus ne ha reso impossibile la partenza.

Cioè però non ha impedito, durate la pandemia, di utilizzarlo per altri scopi

A dirla tutta, l’esistenza nel nosocomio cittadino di una struttura pronta ma non utilizzata, si è rivelata provvidenziale per affrontare l’imprevisto arrivo del SarsCoV2.

Il nuovo pronto soccorso infatti, nel giro di pochi giorni, è stato trasformato in un maxi centro di terapia intensiva: “in cui sono stati trattati fino a 32 pazienti Covid simultaneamente, sia intubati che ventilati”, come ha spiegato all’assessore regionale Giulio Gallera, il responsabile della divisione Alessandro Suprani.

Ora completato ma in fase di accreditamento, il nuovo pronto soccorso (le cui immagini vogheranews.it, mostra in anteprima nel VIDEO sottostante), è stato provvidenziale nella fasi acute della pandemia, grazie anche alle proprie caratteristiche strutturali.

“Una cosa positiva è che avvenuta – ha spiegato il direttore generale dell’Asst di Pavia Michele Brait durante la visita di venerdì– è che in fase di progettazione sono stati previsti degli attacchi suppletivi dell’aria anche nei corridoi. Questo ci ha permesso di aggiungere nuovi letti oltre a quelli standard. Nel suo complesso – ha aggiunto Brait – il nuovo pronto soccorso ci ha consentito di ‘mantenere il fronte’, evitando trasferimenti di pazienti in altre strutture lombarde o al Sud.”

Grazie alla struttura, già pronta ma inutilizzata, l’ospedale di Voghera, durante il picco del morbo, ha potuto così accogliere pazienti Covid sia dall’Oltrepo, come da Stradella ad esempio; sia da città esterne al territorio, come Piacenza, Lodi e Casalpusterlengo.

Dopo la fase straordinaria dovuta al coronavirus, il nuovo Pronto Soccorso, adeguatamente pulito e sanificato, è tornato vuoto (quello che si vede nel nostro VIDEO inedito), in attesa del via libera ufficiale (non ancora stabilito nei tempi).

IL PROGETTO

Andando al progetto, i lavori sono stati finanziati con DGR X/1521/2014, decreto approvazione progetto n. 2889/2015, per un importo originario di 2.965.000 €, poi salito nel corso del tempo ad un importo complessivo di poco superiore ai 3milioni di €.

Il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Voghera – come spiega la relazione tecnica – “è stato predisposto per assicurare al cittadino le migliori condizioni possibili di attenzione alla privacy, sensibilità durante l’assistenza e comfort”. Ciò “attraverso una ripartizione adeguata delle funzioni di accesso, accettazione e triage, con un successivo passaggio alle sale di visita ed emergenza, alle aree di osservazione a breve e ai servizi del personale.”

Il modello ipotizzato, prevede che il paziente sia “al centro del percorso di assistenza, seguendo una percorso che segue l’intensità di cura della persona assistita.”

Il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Voghera si sviluppa su un’area complessiva di 1.200 mq così ripartita

  1. camera calda: area coperta e riscaldata di accesso diretto per mezzi e barellati, con punto di decontaminazione, portelloni automatici per ingresso automezzi e accesso diretto al triage;
  2. ingresso deambulanti da galleria esterna semiprotetta, con spazio attesa davanti al triage, suddiviso in sala attesa adulti e bambini, con servizi igienici, con un’uscita per il fast track per codici bianchi, collegato direttamente alla galleria esterna;
  3. spazio triage che è il primo contatto di tipo sanitario del cittadino con l’Ospedale, localizzato in prossimità degli ingressi per barellati e deambulanti, dotato di ambulatori e piccola area diagnosi veloce;
  4. locale di bonifica, quindi un locale di decontaminazione di soggetti ritenuti a rischio, in contatto diretto con camera calda e zona triage;
  5. area attesa post-triage per pazienti barellati, non barellati e accompagnatori, che permette ai pazienti una sosta il più confortevole possibile in attesa della visita medica;
  6. locale di deposito per barelle e carrozzine;
  7. locale per la gestione delle emergenze (Shock Room) posto in prossimità del triage, attrezzato per il lavoro contemporaneo di tre medici e quattro infermieri;
  8. area per esami radiologici di emergenza;
  9. locale per interventi urgenti di traumatologia;
  10. ambulatorio per malati potenzialmente infettivi;
  11. 4 ambulatori per visite mediche, uno dei quali attrezzato per contenere comportamenti aggressivi e potenzialmente dannosi nei confronti del personale sanitario e degli altri cittadini;
  12. uno spazio attiguo ed in continuità con i box visita per l’osservazione breve, in area centrale, presidiato da personale sanitario con consolle per i comandi;
  13. locali per medici e infermieri, segreteria, archivio e amministrazione;
  14. locali di diagnostica e refertazione;
  15. deposito per materiale pulito;
  16. deposito per materiale sporco;
  17. servizi igienici per personale e per pazienti in area osservazione breve.

“L’importante investimento sul nuovo Pronto Soccorso e DEA di Voghera va nella direzione dell’evoluzione del sistema sanitario della regione, orientato a potenziare i presidi territoriali, per garantire la continuità e l’integrazione dei servizi di assistenza, riducendo i tempi di attesa, con un miglioramento del Pronto Soccorso”, commenta ancora il direttore generale Michele Brait.

GUARDA IL VIDEO

 

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